REDAZIONE REGGIO EMILIA

Disinfestazione anti-Dengue:: "L’area interessata è circoscritta"

Operazioni di disinfestazione a Borzano dopo un caso di febbre Dengue. Nessun altro caso riscontrato. Trattamenti in corso, raccomandazioni per evitare ristagni d'acqua e proteggersi dalle zanzare.

Operazioni di disinfestazione a Borzano dopo un caso di febbre Dengue. Nessun altro caso riscontrato. Trattamenti in corso, raccomandazioni per evitare ristagni d'acqua e proteggersi dalle zanzare.

Operazioni di disinfestazione a Borzano dopo un caso di febbre Dengue. Nessun altro caso riscontrato. Trattamenti in corso, raccomandazioni per evitare ristagni d'acqua e proteggersi dalle zanzare.

Sono continuate ieri a Borzano le operazioni di disinfestazione dopo la scoperta del caso di febbre virale Dengue. La malattia non si trasmette direttamente da uomo a uomo, ma solo attraverso la puntura di una zanzara infetta. "Non sono emersi altri casi – riferisce Daniele Menozzi, vicesindaco di Albinea –. Nella prima mattinata di ieri si sono svolti i trattamenti nelle aree pubbliche e private interessate. Tra martedì e mercoledì potrebbero riaprire il cimitero di Borzano e il parco pubblico nella piazza". Una quarantina di arnie, situate nell’area del cimitero, sono state inoltre trasferite allo sgambamento cani del Poggio, temporaneamente ora chiuso. A Borzano ieri (nella foto) la sindaca Roberta Ibattici ha operato insieme al personale del Comune, Asl, centro agricoltura ambiente e Iren per supervisionare i trattamenti già programmati, informare e rispondere ai cittadini, individuare eventuali aree aggiuntive da trattare. "Il personale del centro agricoltura ambiente – spiega Ibattici – ha catturato esemplari di zanzare e raccolto larve: nelle prossime ore faremo il punto sui risultati dell’indagine che stanno compiendo e ascolteremo le loro indicazioni. L’area interessata finora è abbastanza circoscritta. Ma la raccomandazione per tutti gli albinetani, chi ha giardini, cortili, aree attrezzi, è per prima cosa evitare i ristagni d’acqua. Non solo però i sottovasi dei fiori o i tombini". Diverse sono infatti le situazioni riscontrate ieri mattina in cui secchi o altri contenitori ‘dimenticati’ hanno raccolto l’acqua piovana diventando luogo di riproduzione ottimale per le zanzare. "L’accorgimento minimo è di capovolgerli in maniera tale che l’acqua non possa mai ristagnare – rimarca la sindaca –. Il consiglio è di proteggersi con repellenti".

Matteo Barca