FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

"Diga di Vetto, inaccettabile un commissario"

Levata di scudi della maggioranza in Regione. I deputati Pd Malavasi e Rossi:. "Si decida con il territorio".

Levata di scudi della maggioranza in Regione. I deputati Pd Malavasi e Rossi:. "Si decida con il territorio".

Levata di scudi della maggioranza in Regione. I deputati Pd Malavasi e Rossi:. "Si decida con il territorio".

Levata di scudi contro l’ipotesi di Commissario straordinario per la realizzazione della diga di Vetto. In Parlamento Lega e Fratelli d’Italia hanno proposto un emendamento al D.L. "Emergenze" per istituire questa figura. Non ci stanno gli onorevoli Ilenia Malavasi e Stefano Rossi, non ci sta la maggioranza in Assemblea legislativa regionale che ritiene "inaccettabili scelte che ignorano i livelli locali", e protesta per voce dei capogruppo Calvano (Pd), Larghetti (Avs), Paldino (Civici con De Pascale) e Casadei (M5s).

Dicono i cinque: "La destra di Governo sta imponendo l’ennesima forzatura sul nostro territorio, volendo decidere da Roma, senza neanche un confronto con la Regione e le autonomie locali, un Commissario, esautorando dalle loro funzioni le istituzioni locali che già stanno lavorando alla programmazione di questa importante infrastruttura". E aggiungono: "Semmai va accelerato il percorso. In ogni caso, se si vogliono proporre cambiamenti, vanno condivisi con i territori, Regione ed enti locali. Il rischio sarebbe di ritardare e rendere più difficile la definizione della soluzione migliore e la sua implementazione". Rossi e Malavasi hanno invece presentato un emendamento alla proposta di Lega e Fd’I, che "rischia di essere un vero e proprio schiaffo agli enti territoriali".

E spiegano: "Se il Governo vuole insistere sulla strada dei Commissari - poltrone al costo di 100mila euro -, almeno lo faccia coinvolgendo chi finora ha seguito il progetto con competenza, a partire dalla Bonifica dell’Emilia Centrale. Chiediamo che la nomina del Commissario avvenga previa intesa con la Regione, così da garantire che non si vanifichi il percorso già avviato sul territorio".

Francesca Chilloni