REDAZIONE REGGIO EMILIA

Diffamazione, Alicia Piazza a processo: "I costi di gestione erano lievitati"

In aula i testimoni della difesa: "I coniugi americani ci hanno investito 10 milioni"

In aula i testimoni della difesa: "I coniugi americani ci hanno investito 10 milioni"

In aula i testimoni della difesa: "I coniugi americani ci hanno investito 10 milioni"

Parola ai testimoni della difesa, nel processo che vede imputata Alicia Richter, 51 anni, modella americana e moglie di Mike Piazza, ex patron della Reggiana calcio (nella foto) . Davanti al giudice Francesca Piergallini, deve rispondere di diffamazione aggravata nei confronti di Stefano Compagni, ex presidente, e vice, della società sportiva tra il 2015 e il 2017, che l’ha querelata chiedendo un risarcimento di 200mila euro attraverso l’avvocato Alessandro Carrara.

Al vaglio del tribunale ci sono le dichiarazioni che lei rese su alcuni giornali nel 2018, quando parlò di "contratti con firme falsificate e situazioni poco chiare", nonché di calciatori e altro personale ingaggiato senza che il marito lo sapesse. Sentita in tribunale, la donna ha raccontato in udienza di soldi spariti misteriosamente, spese aumentate troppo e condotte tutt’altro che trasparenti. Nel 2018 fu decretato il fallimento della Reggiana calcio e poi fu aperta un’inchiesta per bancarotta fraudolenta, conclusa con l’archiviazione disposta nel 2023 per la coppia americana e altre 14 persone che ebbero ruoli nella società. Il perito della Procura aveva però evidenziato una serie di costi elevati che confermerebbero i timori nutriti allora da Alicia Piazza.

La difesa, affidata all’avvocato Alessandro Simionato, ha citato ieri mattina Maria Domenica Costetti, curatrice fallimentare: la testimone ha detto che, dopo l’ingresso di Piazza, i costi di gestione della società granata si erano alzati molto. Ha riferito di aver contattato anche l’Associazione dei calciatori: "Confermò che le spese erano da serie B". Oltre allo stadio Mapei, anche altre voci, dal software al catering, erano lievitate. Ha anche detto di aver mosso una contestazione a tutti gli amministratori della Reggiana da Alessandro Barilli in poi perché la società rateizzava imposte omesse. È stata sentita anche Barbara Morini, che fu nominata liquidatrice dall’assemblea dei soci, incarico che rivestì per pochi mesi prima del fallimento: ha detto che aveva un rapporto fiduciario coi Piazza e ha confermato quanto detto anche da Alicia Richter in aula, cioè che la coppia destinò alla Reggiana oltre 10 milioni. "Ho cercato di salvare il tesseramento e di vedere se era possibile una ristrutturazione della società, ma poi sono arrivati i primi decreti ingiuntivi".

In gennaio, saranno sentiti Mike Piazza e una grafologa nominata dalla difesa per una presunta firma dell’ex patron che sarebbe falsa, su un contratto inerente la costruzione di un centro sportivo, progetto poi non decollato.

Alessandra Codeluppi