MARIAGIUSEPPINA BO
Cronaca

"Difendiamo pace e democrazia. Serve un’Europa unita e forte"

"Per noi, 80 anni dopo la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, il 25 aprile non deve essere più solo una celebrazione...

"Per noi, 80 anni dopo la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, il 25 aprile non deve essere più solo una celebrazione...

"Per noi, 80 anni dopo la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, il 25 aprile non deve essere più solo una celebrazione...

"Per noi, 80 anni dopo la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, il 25 aprile non deve essere più solo una celebrazione del sacrificio e della resistenza dei nostri nonni, ma un’opportunità per riflettere su ciò che quella lotta ci ha insegnato: la pace e la democrazia devono essere difesi ogni giorno". Lo ribadiscono i partiti di +Europa, Italia viva e Partito socialista italiano di Reggio, convinti che la giornata della Liberazione "debba avere oggi uno sguardo rivolto all’intera Europa: infatti la seconda guerra mondiale ha segnato la nascita di un continente unito dal desiderio di non ripetere più gli errori del passato". Continuano Iv, Ps e +Europa: "Oggi più che mai quindi dobbiamo rafforzare questa visione di un’Europa unita e forte, capace di prevenire conflitti e di tutelare la democrazia e i diritti civili".

Nessuna bandiera israeliana al corteo istituzionale del 25 aprile. Lo chiede l’assemblea per la Palestina di Reggio Emilia, composta da una quindicina di soggetti, annunciando la sua partecipazione alla manifestazione. "Non vogliamo che questa giornata diventi solo una celebrazione vuota, ma resti un momento di lotta, partecipazione e schieramento". Per questo "auspichiamo che non vengano esposte bandiere israeliane, simbolo oggi di un’oppressione che contraddice profondamente lo spirito della Liberazione". "Essere partigiani oggi significa scegliere da che parte stare. E noi stiamo dalla parte di chi resiste" precisano.

"Da una parte c’è un potere fascista corporativo e colonialista, che sfrutta i territori, che uccide e calpesta diritti del nostro e di altri popoli, dall’altra parte c’è chi resiste – concludono –. Per questo il 25 aprile saremo in piazza: perché questo giorno non sia ridotto, come anche chi governa questa città vorrebbe, a mera ricorrenza. Nell’80° anniversario della Liberazione, allora, non possiamo limitarci a ricordare, a celebrare quello che è stat. Si chiede ancora una volta di essere partigiani, di schierarci, di domandarci da che parte vogliamo stare".