Prima di ogni altra cosa, la persona. Accolta nella sua umanità e pienezza. Chi entra ad Hésed, società cooperativa sociale sorta a Reggio nel 2005 per l’inserimento lavorativo di persone in condizioni di emarginazione sociale, trova una realtà pronta ad accogliere persone con disagi e disabilità di varia natura. E’ questo ad aver conquistato Achille Corradini, presidente di Am.a.re, Amici per l’arte di Reggio: "La decisione è scattata in un lampo, durante un colloquio molto commovente con la presidente di Hésed Barbara Ferrari. Una persona che non possiede nulla, se non una grande fede e un insolito amore per l’altro, a un certo punto mi dice ’Achille, io ho bisogno di poco o niente per vivere. Sono la persona più felice del mondo’. Quelle parole toccanti hanno determinato in me l’idea di entrare con Amare nel terzo settore".
Così, nel diciassettesimo compleanno della cooperativa, Corradini ha consegnato a Barbara e allo psichiatra socio volontario Lucio Pederzoli un assegno del valore di 10mila euro, ricavato della vendita delle opere degli artisti soci di Amare. "Questo è il frutto della grande generosità di pittori, scultori e musicisti, ma non si tratta di un episodio isolato. – precisa Corradini – Piuttosto, dell’inizio di un percorso di sostegno a Barbara e a Hésed. Perché la filosofia di Amare è che il dono giunga integro al bisogno. Mi sento coinvolto personalmente e conoscendo tanti imprenditori e persone che mi stimano penso di poter essere d’aiuto". Fra dipendenti e tirocinanti, tutti maggiorenni, sono 27 le persone che frequentano la sala polivalente di via Guicciardi: "Qui siamo tutti uguali – dice Barbara – al di là della produttività lavorativa. Le persone con disagio perdono il senso di appartenenza a partire dalla famiglia, dal gruppo amicale, fino a perdere il proprio ruolo sociale. In un contesto familiare, di vicinanza, di affetto, con capacità di ascolto come questo, aumenta in ognuno il senso di appartenenza e benessere". Nel tempo la cooperativa ha integrato un centro socio-occupazionali di tipo A e collabora stabilmente con l’Ausl, Servizi Sociali del Comune, Case della Carità, associazioni Sostegno&Zucchero e Sentiero Facile. Forte il radicamento nel territorio del Polo Est e sono tanti gli amici che la sostengono. "Nostri obiettivi sono intercettare situazioni di fragilità conosciute o non conosciute – spiega dottor Pederzoli – contrastare la solitudine e l’isolamento sociale, sostenere le autonomie delle persone a rischio emarginazione, sostenere situazioni di fragilità economiche che determinano anche povertà relazionali. E abbiamo un nuovo progetto: dare accoglienza e risposte ai bisogni emergenti di donne e bambini".
Lara Maria Ferrari