STELLA BONFRISCO
Cronaca

"Dedicheremo una via ad Angelo Davoli"

A dieci anni dalla scomparsa, l'arte di Angelo Davoli è stata celebrata negli ex capannoni Reggiane, con la presenza di celebrità e autorità. Ricordato come pittore del lavoro, ha lasciato un segno indelebile nella sua città natale.

A dieci anni dalla scomparsa, l'arte di Angelo Davoli è stata celebrata negli ex capannoni Reggiane, con la presenza di celebrità e autorità. Ricordato come pittore del lavoro, ha lasciato un segno indelebile nella sua città natale.

A dieci anni dalla scomparsa, l'arte di Angelo Davoli è stata celebrata negli ex capannoni Reggiane, con la presenza di celebrità e autorità. Ricordato come pittore del lavoro, ha lasciato un segno indelebile nella sua città natale.

Sarebbe piaciuta ad Angelo l’ambientazione nella quale sono stati celebrati il suo ricordo - a dieci anni dalla scomparsa - e l’immortalità della sua arte. In totale atmosfera di archeologia industriale, suo elemento naturale. Martedì sera i capannoni 17 e 18 dell’ex Reggiane hanno accolto "Angelo Davoli. Work in progress 10": evento con la conduzione di Fabio Fazio, organizzato da Cristina Bolognesi, moglie dell’artista, musa e vestale delle sue opere, insieme ai tanti amici che hanno voluto omaggiare il pittore. Molte le celebrità e le autorità presenti. Tra cui il professor Romano Prodi, l’europarlamentare Stefano Bonaccini, Il sindaco di Reggio Marco Massari e quello di Montecchio Fausto Torelli. E gli amici che con lui hanno collaborato e hanno voluto partecipare in video: Vittorio ed Elisabetta Sgarbi, Luciano Ligabue, Mauro Bigonzetti, Enrico Salimbeni, Beppe Severgnini, Giacomo Poretti.

Tutti ne hanno ricordato la gentilezza e l’umiltà, la capacità di ridare nei suoi lavori anima e vita a quelle strutture dismesse, ma comunque opera e segno del passaggio dell’uomo, che si stagliano in cieli nuvolosi senza fine.

"L’ho sempre considerato il pittore del lavoro – ha detto il presidente Romano Prodi. – Tempo fa ho acquistato un suo quadro. Protagonisti i silos che tanto a lui piacevano. A me le sue opere hanno sempre ricordato la mia infanzia, quando proprio qui, nell’area in cui si provavano gli aerei, giocavamo a pallone. Erano 12mila i lavoratori delle Reggiane, tantissimi in una piccola città. Questo posto è nel mio cuore e sono contento che stia risorgendo dalle ceneri".

Emozionante il ricordo della collaborazione di Angelo Davoli con Mauro Bigonzetti e Luciano Ligabue per la realizzazione dello spettacolo "Certe notti", nato tra i silos da lui dipinti al cantiere Morini di Montecchio (replicato poi in tanti teatri).

"Questo luogo è diventato molto importante per noi – ha confidato il sindaco di Montecchio, Fausto Torelli – e abbiamo pensato di intitolare ad Angelo la via che conduce ai Silos".

Anche i suoi amici di Borzano di Canossa hanno voluto ricordare con affetto Angelo, con una targa sulla "pietra magica" dove saliva per guardare il cielo.