Reggio Emilia, 23 agosto 2024 – A 12 anni dall’ultima volta, il Pd torna a celebrare la festa nazionale in uno dei suoi feudi prediletti: Reggio Emilia.
E lo fa riesumando un nome che ha fatto storia, Festa dell’unità, con la minuscola, nel 2024, perché non si celebra più l’epoca dell’ex glorioso giornale del vecchio Pci, ma piuttosto la ricerca di una solida comunità politica per l’alternativa al governo Meloni. Questo, fondamentalmente, l’imprinting dato alla kermesse dal maestro di cerimonie dell’inaugurazione, Michele de Pascale, arrivato a Reggio reduce da un incontro a Rimini (e sul palco del Campovolo ha lanciato una frecciata al meeting di Cl, per dire che il Pd “non ha nulla da copiare o da trarre ispirazione da chi aveva Formigoni come riferimento politico”). Dopo il classico “dichiaro aperta la festa” officiato dal segretario provinciale del Pd reggiano, Massimo Gazza, e gli interventi del trio al femminile Dem: Roberta Mori, responsabile nazionale delle donne Democratiche, Stefania Bondavalli assessora della Giunta della città del Tricolore, e Laura Arduini, segretaria dei Giovani Democratici, è arrivato il turno del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione che ha esordito dichiarandosi “orgoglioso che sia ancora l’Emilia Romagna ad ospitare la nostra festa, e orgogliosa deve essere la comunità di Reggio di averla e così tutti i volontari che la animano”.
Successivamente ha ribadito che “questa festa ha certamente al centro i grandi temi politici nazionali, che si intersecano con quelli che vogliamo portare avanti nella Regione e per questo deve valere la ricerca dello stare insieme nelle diversità”. Un invito al campo largo, anzi larghissimo che, conferma, in Emilia-Romagna “includerà anche Italia Viva, e più di 60 liste civiche; una coalizione per la Regione e non per concorrere agli assessorati”. Sui temi nazionali de Pascale ha dato corpo alla linea cara al partito: “Contrasto all’autonomia differenziata, favorire l’estensione della cittadinanza italiana, sanità e scuola pubblica, politiche di integrazione da farsi con lavoro, casa e cultura”. Tutte tematiche che verranno affrontate nei numerosi dibattiti dei prossimi giorni. Tra gli altri ospite ancora de Pascale, l’1 (assieme a Romano Prodi) e il 6 settembre, Pier Luigi Bersani e Maurizio Landini, domani. Molta attesa anche per gli incontri con Stefano Bonaccini, il 31 agosto, e Giuseppe Conte, il 6 settembre. Numerosi gli stand gastronomici in cui si potranno degustare, in prevalenza, le eccellenze regionali e ampia scelta per l’intrattenimento, con Cosmo e i Meganoidi. A chiudere la kermesse, domenica 8, la segretaria nazionale Elly Schlein.
Ma la giornata di ieri, per de Pascale, è stata importante anche per un altro motivo. Nel pomeriggio a Rimini ha ricevuto un endorsement pesante, quello del commisario Ue Paolo Gentiloni: “Conosco il sindaco di Ravenna da molti anni, ho sempre apprezzato le sue capacità amministrative, non solo nella sua città ma anche nella dimensione più vasta. Abbiamo avuto modo di collaborare a seguito dell’alluvione e di alcuni eventi importanti. Quindi certamente ha grandi capacità che potrà mettere a servizio del Paese anche nei prossimi anni”.
Gentiloni ha poi aggiunto: “Al di là del sostegno mio personale, credo che sia molto importante ricordare che la conoscenza del territorio e le capacità amministrative di Michele de Pascale sono una grande risorsa per l’Emilia-Romagna”.