Il pm della Dda Beatrice Ronchi ha chiesto la condanna per tutti e 24 gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato nel processo di ‘ndrangheta ‘Perseverance’. E la confisca di otto società. Al centro di ‘Perseverance’, l’azione della consorteria mafiosa, a Reggio e non solo, proseguita fino al 2021, ben dopo ‘Aemilia’. Davanti al gup Claudio Paris, nell’aula bunker del carcere della Dozza a Bologna, Ronchi ha chiesto 20 anni per Giuseppe Sarcone Grande (foto), il maggiore dei fratelli di Bibbiano condannati per mafia: è accusato di aver fatto le veci di Nicolino, Gianluigi e Carmine Sarcone nei loro periodi di detenzione, di aver gestito gli affari e il recupero crediti tramite estorsioni. Tra le vicende contestate, figura l’apertura di una sala slot a Modena, che fu bloccata dal sindaco Giancarlo Muzzarelli. Tentate ingerenze per stoppare a Gualtieri un’amministratrice giudiziaria sulla gestione di beni confiscati. Una coppia modenese Alberto Alboresi e Genoveffa Colucciello è accusata di essersi rivolta alla cosca per eliminare una badante gettandole acido in faccia (fatto non avvenuto) perché accudiva tre anziani fratelli facoltosi, in modo da mirare ai loro soldi. L’inchiesta iniziata dai carabinieri su Sarcone Grande, si è poi incrociata con quella parallela della Mobile verso Salvatore Muto, fratello di Luigi e Antonio già condannati in ‘Aemilia’. L’incrocio è emerso da una tentata estorsione richiesta dai coniugi Alboresi e Colucciello, da cui, secondo il pm, deriva la prova del ruolo di vertice di Sarcone Grande.
Ecco le richieste di pena avanzate ieri dal pm: sono indicati con asterisco gli imputati accusati di associazione mafiosa. Giuseppe Sarcone Grande* (1961), residente a Reggio, 20 anni; Alberto Alboresi (1974), Soliera (Mo) 9 anni; Alessandro Basoni (1969), Parma, 1 anno e 10 mesi; Angelo Caforio (1975), Torrile (Pr) 8 anni e 4 mesi; Giuseppe Caso* (1978), Correggio, 15 anni; Genoveffa Colucciello (1965), Soliera (Mo) 9 anni; Domenico Cordua* (1977), Parma, 16 anni e 4 mesi; Giuseppe Friyio* (1978), Traversetolo (Pr), 15 anni e 4 mesi; Giuseppe Lazzarini (1982), Cutro, 3 anni; Rosario Errico Lopez (1976), Cadelbosco, 2 anni e 8 mesi; Pier Roberto Manico (1980), Cutro, 3 anni; Salvatore Muto (1985)*, Reggio, 17 anni e 8 mesi; Domenico Pilato (1991), Cutro, 4 anni e 4 mesi; Salvatore Procopio* (1974), Gualtieri, 16 anni e 4 mesi; Salvatore Rotondo (1985), Staffolo (An), 2 anni e 2 mesi; Giuseppe Salerno (1990), Cutro, 2 anni e 8 mesi; Nicolino Sarcone (1965), Bibbiano, 4 anni; Carmine Sarcone (1979), Bibbiano, 3 anni e 2 mesi; Gianluigi Sarcone (1971), Bibbiano, 3 anni e 10 mesi; Giuseppina Sarcone (1979), Bibbiano, 3 anni e 2 mesi; Domenico Sestito (1956), Cutro, 3 anni; Alessandro Sicuri (1972), Parma, 2 anni e 10 mesi; Salvatore Silipo (1977), Cadelbosco, 3 anni e 4 mesi; Domenico Squillacioti (’72), Pozzaglio (Cr), 4 anni.
Alessandra Codeluppi