Storia e memoria passano dalla carta al formato digitale con le pubblicazioni e le testimonianze dei reggiani illustri. E ancora online 52 fra quotidiani e periodici storici custoditi alla biblioteca Panizzi e ai Musei Civici. Il passaggio è stato possibile grazie a finanziamenti – uno tramite bando, l’altro diretto – della Regione Emilia-Romagna. Dieci, tra fondi e archivi, interessano illustri personalità reggiane: Ludovico Ariosto, Lazzaro Spallanzani, Giovanni Battista Venturi, Gaetano Chierici, famiglia Pansa, Emilio Villa, Corrado Costa, Stanislao Farri, Loris Malaguzzi e famiglia Franchetti. Per quanto riguarda le 52 testate di quotidiani e periodici storici, si tratta di pubblicazioni datate tra la metà dell’Ottocento e i primi vent’anni del Novecento.
I progetti mirano a rispondere a bisogni attuali: conservare, rendere più accessibile e divulgare. Un’eredità, un bagaglio – scaturito tra il passato più prossimo e l’antico – conservato alla Biblioteca Panizzi e ai Musei Civici, fatto il più delle volte di oggetti di limitata consultazione data la delicatezza e le esigenze di conservazione, che si accinge a essere riprodotto in formato digitale, grazie alla collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia. I progetti sono stati presentati dalla dirigente dei Servizi culturali del Comune, Valentina Galloni; l’assessore alla Cultura Marco Mietto; il direttore scientifico della Panizzi, Alberto Ferraboschi; il direttore del centro interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities (DhMoRe) di Unimore, Matteo Al Kalak. "I Musei civici e le nostre biblioteche sono da tempo impegnati in progetti di digitalizzazione e innovazione che hanno avuto il merito di valorizzare il nostro patrimonio culturale portandolo fuori dalle sedi istituzionali e rendendolo fruibile su larga scala, svolgendo un ruolo di servizio importante anche durante la pandemia – ha spiegato Valentina Galloni – . Grazie a questi nuovi interventi, in particolare i Reggiani Illustri, siamo in grado di rendere accessibili ulteriori materiali di archivio e fondi di grande valore, a cominciare da quello ariostesco che raccoglie edizioni antiche del poeta e secondo in Italia solo a quello di Ferrara. I materiali vengono così messi virtualmente in dialogo anche con altri materiali appartenenti a collezioni fisicamente distanti, sviluppando nuove potenzialità di diffusione e promozione".
Il Comune di Reggio Emilia ha partecipato al bando regionale per la ’Digitalizzazione del patrimonio culturale – Interventi sulle Digital Humanities (Informatica umanistica)’, finanziato con risorse europee Pr-Fesr, e ha ottenuto un finanziamento di 300mila euro. Il Comune poi sosterrà a proprio carico la restante parte delle spese, 56.212 euro. Il progetto di digitalizzazione dei periodici storici locali avviato da tempo della Biblioteca Panizzi si invece realizza tramite fondi Pnrr assegnati ed erogati dalla Regione.
Stella Bonfrisco