DANIELE PETRONE
Cronaca

Da Parma la sfida ad alta velocità

Ok allo studio di fattibilità per una fermata in concorrenza con la Mediopadana. Solo una mossa elettorale?

di Daniele Petrone

Uno studio di fattibilità sulle ipotesi di realizzare a Parma una nuova fermata Tav o collegamenti con la Mediopadana di Reggio. È il protocollo d’intesa siglato ieri a Roma tra Regione Emilia- Romagna, Ministero dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Comune di Parma.

Un campanello d’allarme che suona nelle orecchie di chi teme (in particolare le forze politiche reggiane d’opposizione – dalla Lega a Fdi, dal M5s ad Alleanza Civica – che hanno sempre gridato allo scandalo sulla possibilità) che una nuova fermata nella città ducale possa ripercuotersi negativamente sulla nostra? Nì.

Campanilismo a parte, pare difficile che venga realizzata una nuova stazione oltr’Enza. Per ‘x’ motivi. Ci vorrebbero innanzitutto lustri e parecchi soldi (almeno cento milioni) non facilmente reperibili ora dal Governo vista l’attuale emergenza sanitaria. E poi Modena? Mantova? Cremona? Tutti vorrebbero una stazione alta velocità e si creerebbe un pericoloso precedente. Inoltre, l’alta velocità diverrebbe una sorta di ‘alta fermabilità’. Troppe tappe intermedie che allungherebbe le corse. A quel punto la Tav non avrebbe più senso di essere denominata così. Da tener conto un dato politico. La ‘sparata’ in pompa magna nasconde un mezzo bluff – quello della nuova stazione a Parma – su cui influiscono le elezioni amministrative nella città ducale l’anno prossimo. Certo, l’ipotesi della nuova fermata sarà rappresentata con costibenefici nello studio di fattibilità (già individuata una possibile location, ossìa la zona Fiere a ovest della città).

Ma da qua a realizzarla, ce ne passa. Tant’è che solo tra le righe se ne parla. Ma la priorità è un’altra. Tant’è che l’Amministrazione di Reggio non commenta. Un po’ per non dare adito a strumentalizzazioni. Ma anche perché in realtà al tavolo per raggiungere l’accordo è stata invitata (il sindaco Luca Vecchi ha ottimi rapporti col ‘collega’ parmense Federico Pizzarotti). L’intesa è vista di buon occhio nella direzione di migliorare collegamenti e l’accessibilità delle province limitrofi a raggiungere la Mediopadana (quindi più treni da Parma e da altri capoluoghi per arrivare in stazione Av a Reggio, una sorta di navetta-trenino che fa la spola grazie a collegamenti ferroviari già esistenti, ma da migliorare e potenziare).

Insomma, si riaccende il sogno della "metropolitana di superficie".

Il governatore della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore ai trasporti Andrea Corsini non toccano nel dettaglio la questione ‘nuova stazione a Parma’, ma a livello generale spiegano che "Parma ha la necessità di un’efficace connessione col sistema Alta Velocità. Stiamo lavorando per la migliore soluzione. Una grande opportunità di sviluppo e crescita per il territorio: l’obiettivo è creare un sistema per aumentare competitività e attrattività attraverso il potenziamento del trasporto pubblico collettivo.

Lo stesso ministro Enrico Giovannini parla chiaro: "Migliorare il collegamento della città di Parma e del suo territorio all’Alta velocitàAlta capacità ferroviaria rientra nella strategia di questo ministero che punta a collegare le città alle grandi direttrici dei trasporti. Sono certo che il tavolo, che svolgerà analisi approfondite sul territorio, valuterà tutti gli aspetti utili per adottare la soluzione più efficace ed efficiente per Parma e l’intera Emilia-Romagna".