Reggio Emilia, 6 settembre 2023 – Da Masone a New York. È la bella storia di Bengurion Jet, il cavallo di 6 anni che sabato 9 settembre sarà in gara all’International Trot, gara di trotto tra le più importanti nel panorama internazionale e con la bellezza di un milione di dollari di montepremi: "Ricordo ancora quando due anni e mezzo fa la mia fidanzata, viste le mie continue insistenze, mi disse: ’Ma perché non provi a sentire se è in vendita?’. E il proprietario, effettivamente, era disposto a cederlo. Lo avevo adocchiato da tempo, da quando avevamo acquistato la sorella", spiega Simone Castagnetti, il socio della Siepi Horse Racing di Masone.
L’evento
Nella "Big Apple" arriveranno quelli che sono considerati i primi 10 cavalli del pianeta, di cui un paio sono di scuola italiana: "Per fortuna – prosegue Castagnetti – il mondo dell’allevamento italiano funziona".
Bengurion Jet è partito in aereo dalla Svezia, dove era impegnato in gara, per poi fare scalo a Liegi e da lì varcare l’Atlantico insieme a tutti gli altri europei: "È un cavallo molto tranquillo e il viaggio non mi desta preoccupazioni, anche se trattandosi del primo volo della sua vita arrivare a New York in forma può essere determinante in vista del risultato finale".
Un altro aspetto non di poco conto sarà il sorteggio: "Non esistono, per fare un parallelo con l’automobilismo, le qualifiche, per cui poter partire dalla prima o dalla decima posizione ha sicuramente il suo valore. Martedì sapremo il nostro posto in griglia".
Le speranze
Ma quali sono le aspettative per il team reggiano? "Se penso di essere partito da San Prospero Strinati ed essere arrivato fino a New York, ho i brividi. Certo, l’obiettivo è provare a raggiungere il miglior risultato possibile, penso che Bengurion Jet abbia tutte le carte in regola per giocarsela fino in fondo".
Il driver sarà, come di consueto, Alessandro Gocciadoro: "Con lui siamo cresciuti insieme ed è stato sempre in grado di far dare il meglio al nostro Bengurion Jet. Consideriamo un aspetto: gli uomini parlano, e se qualcosa non va puoi interrogarli e dar loro delle risposte, mentre i cavalli no. Devi essere in grado di leggere negli occhi il loro stato d’animo e prender le decisioni migliori per loro, ma con Alessandro siamo assolutamente tranquilli".