ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

“Prove della non colpevolezza, i due cugini non scavarono la buca di Saman”

L’avvocato Luigi Scarcella al processo: “Nomanulhaq Nomanulhaq dev'essere assolto perché non ha commesso il fatto”. Il difensore ha parlato anche di un 'grave errore tecnico-giuridico' per quanto riguarda lo scavo fatto dalla polizia giudiziaria

L'avvocato Scarcella durante il processo per Saman

Reggio Emilia, 28 novembre 2023 - 'Nomanulhaq Nomanulhaq dev'essere assolto perché non ha commesso il fatto'. È la richiesta avanzata stamattina, in apertura di udienza, dal suo avvocato Luigi Scarcella, il primo a parlare tra i difensori dei cinque imputati nel processo per l'omicidio di Saman Abbas, 18enne pakistana ritrovata sepolta nel casolare di strada Reatino a Novellara.

L'avvocato Scarcella durante il processo per Saman
L'avvocato Scarcella durante il processo per Saman

Nomanulhaq è uno dei cugini della vittima insieme a Ikram Ijaz: per loro due la Procura aveva chiesto 30 anni di condanna, così come per lo zio Danish Hasnain; mentre per i genitori, il padre Shabbar Abbas e la madre Nazia Shaheen ha domandato l'ergastolo. Davanti alla Corte d'Assise, Scarcella ha sostenuto che 'l'ipotesi dell'accusa è smentita da elementi oggettivi' e che, se non fosse intervenuta la riforma che impedisce di chiedere l'abbreviato, avrebbe chiesto questo rito, subordinato 'a sentire la testimonianza di Ivan Bartoli', titolare dell'azienda: 'Negli atti c'è già la prova della non colpevolezza di Ijaz e Nomanulhaq'.

Il difensore ha spaziato tra diverse osservazioni critiche sul lavoro della Procura, del giudice per l'indagine preliminare durante l'incidente probatorio del fratello di Saman nel giugno 2021, e anche del giudice del Riesame. Ha anche parlato di un 'grave errore tecnico-giuridico' per quanto riguarda lo scavo fatto dalla polizia giudiziaria: 'È stata distrutta la stratigrafia del terreno, facendo così perdere prove a discarico degli imputati'. Ha detto che 'il 29 aprile 2021 non fu fatta alcuna buca in cui seppellire Saman'.

Si è soffermato su dichiarazioni di Bartoli in cui lui diceva che non era impossibile che lui quel giorno avesse commissionato lavori nelle serre, e che aveva probabilmente chiamato altri parenti perché Shabbar allora non lavorava, cosa confermata - ha sottolineato Scarcella - dai tabulati. E ha posto i giudici di fronte a una questione 'insuperabile', sul momento in cui furono ripresi con pale e attrezzi in mano :'Se tutto fu premeditato, perché si sarebbero fatti riprendere dalle telecamere, manco fossero al cinema?'. Poi la parola passerà all'avvocato Liborio Cataliotti, difensore di Hasnain.