REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Criminalità diffusa e violenta. A Pieve servono le telecamere"

La lista civica di Giovanni Tarquini chiede telecamere di sicurezza a Pieve Modolena dopo un grave episodio di criminalità. Abbandono e paura tra i residenti per il degrado della città.

La lista civica di Giovanni Tarquini chiede telecamere di sicurezza a Pieve Modolena dopo un grave episodio di criminalità. Abbandono e paura tra i residenti per il degrado della città.

La lista civica di Giovanni Tarquini chiede telecamere di sicurezza a Pieve Modolena dopo un grave episodio di criminalità. Abbandono e paura tra i residenti per il degrado della città.

"A Pieve servono le telecamere". Così la lista civica di Giovanni Tarquini, ex candidato del centrodestra a sindaco di Reggio, che presenterà una mozione per chiedere "misure immediate per il controllo della zona di Pieve Modolena", a cominciare dall’istallazione di telecamere di sicurezza "che rappresentano quantomeno uno strumento di dissuasione e controllo, oltre che di identificazione degli autori delle azioni criminali", da installare subito al Parco della Mirandola. Questo dopo il gravissimo episodio di mercoledì mattina, con vittima una donna, pestata dal commando che voleva rapinarla dell’auto, mentre lei era ferma al semaforo rosso. Si tratta, commentano Tarquini e il consigliere Carmine Migale "dell’ennesima dimostrazione del progressivo degrado e imbarbarimento della nostra città, che oggettivamente non può più essere ritenuta sicura, togliendo di fatto serenità e senso di libertà ai cittadini". Di fronte a questi "episodi sconcertanti –proseguono i civici –, ciò che più disorienta è la mancanza di interventi straordinari tesi in modo programmatico a contrastare la criminalità di strada, sempre più diffusa e violenta". Infatti "ormai da qualche anno la frazione di Pieve risulta abbandonata a se stessa e in mano a bande di malviventi, contrastate solo dalla sporadica presenza di forze dell’ordine che sopraggiungono, ovviamente, a fatti avvenuti". I residenti di Pieve, "come quelli di Ospizio o via Compagnoni, solo per citarne alcuni fra i tanti, sono esasperati da questa situazione e vivono nella paura di imbattersi in criminali e disgraziati a ogni ora del giorno e della notte".