REDAZIONE REGGIO EMILIA

Crescono nei giovani disagio e violenza

I timori della garante regionale per l’infanzia, Claudia Giudici: "Istituiremo lo psicologo di comunità"

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"Si è persa la dimensione sociale della scuola e nella vita extrascolastica si rilevano due reazioni opposte ed estreme: c’è chi ha smesso di uscire e chi si sfoga ‘spaccando’ tutto".

A lanciare l’allarme è Claudia Giudici, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, intervenuta ieri alla presentazione del decimo ‘Rapporto sulla coesione sociale’. "Emergono forme d’ansia, attacchi di panico, esuberi di fisicità o confinamenti nei social. Saltano gli equilibri familiari, crescono violenza domestica e disagio giovanile. Per far fronte a questi problemi, da settembre, la Regione attiverà la figura dello psicologo di comunità", ha spiegato ieri pomeriggio al centro Orologio facendo riferimento agli effetti sociali drastici della pandemia.

Emergenza sanitaria e saldo demografico in flessione – inedito per il nostro territorio, seppur contenuto (-0,6%) rispetto ad altre realtà – sono gli aspetti attorno al quale ruota lo studio presieduto da Dumas Iori e promosso da ‘Reggio Diritti e Libertà’, Fondazione Tricolore e Reggio E’.

Come hanno illustrato i curatori Gino e Giovanni Mazzoli di Studio Praxis, nel 2021 la provincia reggiana ha perso 2.947 abitanti. Il dato appare un combinato disposto tra calo nascite (-169 nel biennio, -42 nel 2021), saldo migratorio (meno ingressi e più uscite) e, soprattutto, un aumento dei decessi attribuibile al Covid.

Un capitolo importante nel rapporto è l’economia. Il primo segnale di ripresa è giunto, nel 2021, dall’incremento del Pil pari all’8%, valore superiore sia a quello regionale (+7%) che nazionale (+6,5%), associato ad un rialzo del numero delle imprese (passate da 53.964 a 54.470). Benissimo l’export (+21% per oltre 11,6 miliardi). Dopo un 2020 segnato dalla netta flessione degli occupati (-3,4%, pari a 8.358 unità) e dall’aumento sia dei disoccupati che degli inattivi, nel 2021 si è invertita la tendenza; gli occupati sono aumentati dell’1,1%, i disoccupati sono scesi del 7,2%.

Ma c’è un neo ‘rosa’ sul quale ha posto l’accento il consigliere regionale di Emilia-Romagna Coraggiosa, Federico Amico: "Il mondo del lavoro femminile purtroppo non si distanzia dal quadro negativo che conosciamo su scala nazionale. Le tipologie di lavoro, la precarietà dei contratti, ma anche la distanza salariale coi colleghi uomini, sono tutti segnali importanti per riorientare le politiche".

dan. p.