REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Così non si affrontano i problemi"

L'associazione antimafia Impastato-Castelli difende la propria serata con Emilio Tringali e replica alle critiche di Libera, sottolineando l'importanza della lotta alla mentalità mafiosa a Brescello.

L'associazione antimafia Impastato-Castelli difende la propria serata con Emilio Tringali e replica alle critiche di Libera, sottolineando l'importanza della lotta alla mentalità mafiosa a Brescello.

L'associazione antimafia Impastato-Castelli difende la propria serata con Emilio Tringali e replica alle critiche di Libera, sottolineando l'importanza della lotta alla mentalità mafiosa a Brescello.

L’associazione antimafia Impastato-Castelli, che ha organizzato la serata con l’ospite Emilio Tringali con il patrocinio del Comune, fa parte della Commissione mista per la legalità di Brescello. La responsabile provinciale dell’associazione, Catia Silva, auspica che vi sia "un ripensamento" da parte di Libera. E replica alle polemiche: "L’autore ha solo riassunto ’l’agenda Montante’ riportata nel suo libro. E poi ognuno è responsabile di ciò che dice. Voglio precisare che il giorno prima lo stesso evento si è tenuto a Garbagnate (Milano), in un edificio confiscato alla mafia: la presidente collabora con tante associazioni e sono stati espressi elogi. Dobbiamo eliminare l’omertà, o si deve dire solo ciò che fa piacere?".

Sullo scatto di gruppo criticato da Libera, Silva rimarca: "In quella foto criminalizzata non c’erano solo il sindaco e alcuni assessori, ma anche altre autorità. Sindaco e amministrazione non hanno il dovere di commentare dibattiti con autori di libri, ma di sostenere chi cerca di abbattere la mentalità mafiosa". Silva, che fu ex candidata sindaco per il centrodestra e sfidò Fiumicino, spezza una lancia per la giunta: "La nuova amministrazione sostiene questa linea e non ha mai negato nulla a chi vuole progetti per la legalità". E rileva polemicamente: "Nel luglio 2024 è stato organizzato un Festival della legalità, ma solo l’associazione Impastato-Castelli ha collaborato". E poi: "Libera faceva parte della commissione ai tempi della vecchia amministrazione; noi, nonostante tante richieste, non fummo accettati se non qualche mese prima della fine del mandato. Fare legalità è anche escludere durante le campagne elettorali i soggetti che hanno portato il nostro Comune al commissariamento. Uscire dalla commissione vuol dire non affrontare i problemi: non è il caso ‘Sbirromafia’ ad aver portato allo scioglimento del municipio".