CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Corruzione in Liguria, Iren Reggio Emilia si dichiarerà ‘persona offesa’ al processo contro Signorini

Reggio Emilia, nominato anche il Lead indipendente director: è l’avvocato Enrica Maria Ghia

Giovanni Toti e Paolo Emilio Signorini

Giovanni Toti e Paolo Emilio Signorini

Reggio Emilia, 31 maggio 2024 – Corruzione in Liguria, Iren si dichiarerà "persona offesa" nell'ambito del procedimento penale in corso che vede coinvolto l'ex amministratore delegato Paolo Emilio Signorini. Lo ha deciso il Consiglio di amministrazione della multiutility, oggi, incaricando un penalista di fiducia. È stata anche confermata l’attuale configurazione organizzativa, che era stata approvata nella riunione straordinaria del 7 maggio, giorno in cui si è ha avuto notizia della maxi inchiesta e degli arresti di Signorini (unico indagato finito in carcere, le accuse riguardano in particolare le azioni svolte nel periodo in cui era presidente dell’Autorità sistema portuale mar ligure occidentale), del governatore ligure Giovanni Toti e dell’imprenditore Aldo Spinelli, entrambi ai domiciliari.

E sempre il 7 maggio Signorini è stato immediatamente sospeso dalla carica, stesso destino per gli incarichi affidati da lui direttamente (il consulente Iren, Mauro Vianello, per 200mila euro l’anno, e l’avvocato Andrea D’Angelo).

La situazione di Iren

Ora, il gruppo Iren è diretto e coordinato dal presidente esecutivo Luca Dal Fabbro e dal vicepresidente esecutivo Moris Ferretti, a cui sono state attribuite le deleghe e i poteri prima assegnati all'amministratore delegato. L'attuale assetto prevede il maggiore coinvolgimento e valorizzazione dei quattro direttori di Business Unit (Ambiente, Energia, Mercato, Reti) e del direttore finanziario (Cfo – Chief financial officier).

Tutto il gruppo di lavoro è attualmente impegnato nell’aggiornamento del Piano industriale che, come comunicato agli investitori e al mercato, sarà presentato il 25 giugno.

Nel frattempo continuano i due audit- quello interno e quello affidato ad un advisor qualificato (la società di consulenza Deloitte)- che stanno passando al vaglio tutti gli atti firmati da Signorini nei suoi otto mesi di mandato come amministratore delegato e direttore generale della società, dal 30 agosto 2023 fino allo scorso 7 maggio, quando gli sono state revocate tutte le deleghe.

Infine l'azienda ha nominato un Lead independent director ("Lid"), individuato nella consigliera Enrica Maria Ghia, che costituisce un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze degli amministratori indipendenti nell'ambito del Cda del Gruppo.

L’interrogatorio di Signorini lunedì

L’interrogatorio in procura (il cui esito il governatore Toti ha atteso con il fiato sospeso), richiesto dallo stesso Signorini (dopo un mese, si è detto ‘Pronto a parlare’), condotto dai pm titolari dell’inchiesta Luca Monteverde e Federico Manotti con l’aggiunto Vittorio Ranieri Miniati, lunedì scorso, è durato quasi tre ore. Signorini, assistito dagli avvocati Enrico e Mario Scopesi, «ha riconosciuto la sostanziale inappropriatezza di una frequentazione di quello che ha sempre ritenuto e che ritiene tutt’ora un amico (l’imprenditore Aldo Spinelli). Col senno di poi ha capito che non era un comportamento adeguato, ma tutto il suo operato è stato fatto nell’interesse del porto e degli operatori portuali – hanno detto gli avvocati Enrico e Mario Scopesi –. Siamo moderatamente soddisfatti – le loro parole, appena concluso l’interrogatorio –, è andata abbastanza bene. Ha risposto a tutte le domande, una dozzina, e poi ha rilasciato spontanee dichiarazioni. Ha respinto ogni addebito, ha respinto le accuse di corruzione e di aver svenduto la funzione a interessi privati». I 15mila euro «li ha presi da una amica, non da Spinelli, e glieli ha restituiti con le vincite al Casinò. Ha operato per il mantenimento dell’equilibrio degli operatori portuali".

Le accuse a Signorini

L’ex presidente dell’Autority è accusato di avere ricevuto da Spinelli soldi e regali, ma anche alloggi in alberghi di lusso a Monte Carlo e fiches per giocare al Casinò. In cambio avrebbe agevolato le sue pratiche del terminalista per la gestione delle banchine in porto e i terminal.

Il capitolo consulenze

Il capitolo consulenze. Oltre ai ’favori’ a Spinelli su pratiche portuali in cambio di regali, soggiorni extra lusso e in un caso anche il pagamento del catering per il matrimonio della figlia, nel mirino della procura riguardo Signorini c’è anche la consulenza in Iren da 200mila euro affidata a Mauro Vianello, presidente di Ente Bacini (tra le ipotesi degli inquirenti, c’è quella che si sia trattato di un auto-finanziamento mascherato da incarico esterno: per la Procura di Genova l’incarico a Vianello sarebbe infatti il ringraziamento per favori pregressi, come il pagamento da parte dell’imprenditore del catering del matrimonio della figlia di Signorini, per oltre 6.500 euro, oltre che concessione dell’auto con Telepass), così come l’avvocato Andrea D’Angelo, a cui Signorini pure aveva affidato direttamente un incarico legale. Nel consiglio d’amministrazione straordinario, convocato d’urgenza il 7 maggio appena saputo dell’inchiesta, si è deciso di interrompere subito le consulenze affidate in autonomia dall’amministratore delegato (Vianello e D’Angelo).

L’obiettivo è di vederci chiaro, prima, «in un’ottica di tutela dell’azienda e dei suoi dipendenti – si leggeva in una nota diffusa da Iren, che aveva «approvato lo svolgimento di due audit specifici, uno avviato da parte della funzione interna preposta non appena appresa la notizia del provvedimento di custodia cautelare, e uno, in fase di avvio, da parte di un certificatore indipendente, per analizzare approfonditamente i nove mesi di attività di Signorini in Iren e valutare la correttezza dell’operato, relativamente alle deleghe e ai poteri allo stesso attribuiti». Quest’attività, «unitamente ai pareri legali richiesti dal punto di vista giuslavoristico in merito al rapporto di lavoro con Signorini, che ad oggi è sospeso anche dal punto di vista retributivo, permetterà all’azienda di porre in essere tutte le azioni e i provvedimenti necessari nell’interesse della società e dei suoi dipendenti»