Corruzione in Aipo, svolta. Arrestato un imprenditore

Ai domiciliari è finito Paolo Ubaldi, accusato di aver consegnato diecimila euro e un culatello all’ex direttore dell’agenzia, Meuccio Berselli.

Corruzione in Aipo, svolta. Arrestato un imprenditore

Corruzione in Aipo, svolta. Arrestato un imprenditore

Ci sono sviluppi nell’inchiesta – che tanto aveva fatto parlare nel febbraio dello scorso anno – che vede coinvolto anche l’ex direttore dell’AiPo, Meuccio Berselli, con l’accusa di corruzione e peculato. La Guardia di Finanza, su ordine del gip del tribunale di Parma, ha eseguito un provvedimento d’arresto per un imprenditore del settore edile residente a Poviglio, indagato per corruzione. Gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. E’ accusato di aver consegnato all’ex direttore di AiPo una somma di diecimila euro e un culatello per ottenere appalti per oltre quattro milioni di euro. La consegna del denaro sarebbe avvenuta durante quattro incontri che la Finanza, tramite pedinamenti, avrebbe ripreso con telecamere nascoste. Nella stessa indagine, che riguarda le province di Parma, Reggio, Cremona e Mantova, la Procura parmense ha emesso pure un avviso di fine indagine per altri quattro indagati: l’ex direttore di Aipo, i titolari di due imprese edili e un’impiegata amministrativa di una delle imprese coinvolte. Il nome dell’imprenditore residente a Poviglio ora ai domiciliari, Paolo Ubaldi, era già emerso a inizio inchiesta: 76 anni, è amministratore delegato di una società milanese con sede pure a Parma. Le Fiamme Gialle hanno anche operato un sequestro preventivo di beni a carico dell’ex direttore di AiPo, oltre che di 23.800 euro in denaro. Si ipotizza che Berselli abbia abusato del suo ruolo per favorire l’imprenditore arrestato, in cambio di denaro e di altri benefici. Per gli indagati i magistrati procederanno a trasmettere gli atti alle altre Procure territorialmente competenti. L’indagine era partita dal sospetto di un possibile uso indebito di un’auto dell’Autorità di Bacino da parte dell’allora segretario Berselli, poi nominato direttore AiPo. Nel gennaio dello scorso anno la Finanza aveva documentato la consegna di un busta con tremila euro destinata all’allora direttore. Una vicenda che riguarda anche potenziali rischi per la sicurezza idraulica: secondo l’accusa, infatti, i costi per le presunte "mazzette" sarebbero stati recuperati usando materiale di qualità inferiore rispetto a quella prevista per i lavori. Un esempio? Per riparare da una frana l’argine di un fiume, l’impresa avrebbe utilizzato pali di pino di diametro inferiore a 20 centimetri al posto di pali di castagno con diametro superiore. Per l’ex direttore Aipo non sono state ritenute necessari provvedimenti cautelari, vista la sua sospensione da ogni incarico.