DANIELE PETRONE
Cronaca

Coronavirus, gli occhiali salva vita ora nascono a Reggio Emilia

A produrli è l’azienda Nannini in collaborazione con la Raleri: "Ce li hanno chiesti i Vigili del fuoco e si è accesa una scintilla"

Davide Degl’Incerti Tocci e Alberto Gallinari della Nannini

Reggio Emilia, 1 aprile 2020 - Dopo le mascherine della Nuova Sapi di San Donnino di Casalgrande, anche per gli occhialini di protezione la nostra provincia, e non solo, si avvia verso l’autosufficienza. Questo grazie all’azienda reggiana Nannini, specializzata nel settore, che ha siglato una partnership con l’impresa bolognese – leader nello stesso business – Raleri che abbinerà delle visiere.

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"Dieci giorni fa i vigili del fuoco hanno bussato alla nostra porta chiedendoci degli occhialini protettivi perché cominciavano a scarseggiare...". Inizia così una delle tante storie di genialità imprenditoriale reggiana ed emiliana ai tempi del Coronavirus. A raccontarla i due soci – il presidente Davide Degl’Incerti Tocci e Alberto Gallinari, direttore commerciale e amministratore – che hanno deciso di provare a realizzare qualcosa di speciale. Occhialini ‘Made in Italy’, in grado di non appannarsi, con materiali di prima qualità, anallergici e comodi da indossare da medici, infermieri, pompieri e tutti coloro che sono in prima linea per fronteggiare la pandemia in corso ed evitare quindi il contagio (i dispositivi hanno una buona tenuta, ma non sono utilizzabili all’infinito e dopo un po’ di tempo vanno sostituiti).

"I primi prototipi non soddisfacevano i requisiti richiesti ed eravamo un po’ sconfortati – continuano – Poi con grande orgoglio è stato raggiunto l’obiettivo". Il progetto è stato presentato ieri in una videoconferenza organizzata da Unindustria Reggio coinvolta per lo sviluppo del prodotto assieme a Confindustria Emilia-Romagna, la Regione e il Tecnopolo Biomedicale di Mirandola che ha testato il prodotto infine certificato da ‘Certottica’. La partnership ha già consentito ieri di effettuare le prime consegne ad alcuni ospedali emiliano-romagnoli grazie a una prima produzione di 900 occhiali protettivi al giorno – che diventeranno 3.500 da metà aprile – e quasi 2.000 visiere. Pezzi venduti ad alcuni euro. «Il margine di guadagno sarà ridotto, vogliamo essere di aiuto alla comunità", ha aggiunto Francesco Rambaldi, amministratore unico di Raleri.

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"Fare rete in questo momento è fondamentale. Un applauso a queste due realtà imprenditoriali", ha detto Fabio Storichi, presidente di Assoindustria Reggio che ha poi premiato con un riconoscimento Gallinari e Degl’Incerti Tocci. "Dobbiamo darci delle priorità e la sanità in questo momento è in cima. Occorre pensare al bene collettivo in maniera trasversale senza pensare al proprio orticello e seguire l’esempio di chi ha coraggio e spirito imprenditoriale. Le aziende devono essere viste in una visione sociale, questa è la dimostrazione", ha aggiunto il direttore generale degli Industriali, Filippo Di Gregorio che ha svolto il ruolo di ‘regista’ dell’operazione. Infine è intervenuta anche Kyriakoula Petropulacos, direttore generale dell’assessorato alla Sanità della Regione: "Una risposta eccezionale in un momento di estrema urgenza. Occhiali e visiere sono presidi fondamentali. Da anni non compravamo più prodotti del genere Made in Italy, segno che Confindustria nazionale deve fare di più una volta finita l’emergenza per attivare e mantenere produzioni strategiche nel settore". Un’istanza che il presidente Storchi ha promesso di "girare a Confindustria nazionale".