Reggio Emilia, 21 marzo 2020 - Supermercati aperti dal lunedì al sabato fino alle 19. Chiusi alla domenica. È questo l’orientamento della grande distribuzione nella provincia di Reggio. "Auspichiamo che il premier Conte stabilisca questi orari in tutta Italia", chiosa Donatella Prampolini, vicepresidente nazionale di Confcommercio.
Al momento infatti, se un imprenditore volesse, potrebbe tenere aperto anche h24. Gli orari ‘ridotti’ rispetto al solito e le saracinesche domenicali abbassate cominceranno da questo weekend. In primis ha iniziato il gruppo Realco Sigma (che include anche i supermercati Ecu e Superday), poi a ruota – grazie anche allo schierarsi di tutte le sigle sindacali – Conad, Coop ed Esselunga. Conad Centro Nord per esempio ha comunicato di tenere chiuso tutti i propri punti vendita per le prossime due domeniche, in via del tutto straordinaria, nelle province di Reggio, Parma, Piacenza e in tutta la Lombardia.
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"Abbiamo preso questa decisione un po’ a malincuore – spiega Ivano Ferrarini, amministratore delegato – perché mantenere le aperture domenicali quantomeno al mattino avrebbe favorito un afflusso più regolare dei nostri clienti. Ma abbiamo bisogno di far rifiatare i nostri dipendenti a cui va tutta la nostra gratitudine per mantenere un servizio necessario qual è in questo momento l’approvvigionamento. Al momento per fortuna nessuno dei lavoratori si è ammalato, ma c’è chi è in isolamento per casi positivi dei familiari. Dovevamo dare loro un segnale. Chiudere alle 19 è troppo presto? Valuteremo nelle prossime settimane, se si tratta di allungare di mezzora o un’ora non credo sarà un grosso problema".
Infine lancia l’allarme mascherine: "Si stanno esaurendo quelle che abbiamo a disposizione. Ormai sembrano diamanti, stiamo avendo difficoltà a reperirle". Categoricamente contraria alle aperture domenicali, anche di mezza giornata, e al protrarre oltre le 19 l’orario di apertura, è invece Donatella Prampolini, presidente del gruppo Realco-Sigma. "Domenica scorsa abbiamo tenuto aperto e abbiamo lavorato poco – afferma – I clienti venivano a prendere solo il pane. Credo che in 12 ore, dal lunedì al sabato, tutti possano organizzarsi almeno una volta a settimana per fare spesa. A maggior ragione in questo momento che tutti sono a casa o lavorano in smart working. Stiamo educando le persone per tutto questo, inoltre noi abbiamo attivo un efficiente servizio di spesa a domicilio: riusciamo a soddisfare tutti entro uno o al massimo due giorni, consegnando anche a chi è in quarantena o è positivo al Coronavirus, dando possibilità di pagare tramite bonifico. Oppure abbiamo un altro servizio grazie al quale prepariamo la spesa e basta venire solo a ritirarla nel punto vendita". Infine lancia un monito: "Occorre una presa di posizione forte da parte del Governo, perché stiamo lavorando col 25% in meno dei dipendenti rispetto a quanto occorrerebbe. Inoltre, ogni dome nica noi faremo la sanificazione degli ambienti in ogni punto vendita".