Reggio Emilia, 24 marzo 2020 - Un leggero sospiro di sollievo. I contagiati a Reggio Emilia tornano ad abbassarsi, dopo le cifre degli ultimi giorni: sono 72, portando così il totale a 1.454 positivi. "Una possibile inversione di tendenza" come ha ribadito il commissario per l'emergenza sanitaria Sergio Venturi durante la diretta social, confrontando in particolar modo i numeri di "Piacenza, Parma e Reggio, ovvero le tre province più colpite, che da sole raggiungono il totale di Modena: incoraggiante sia per la curva del virus, che per il personale sanitario".
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A questo però si aggiunge il numero peggiore, legato ai 17 decessi. Il più giovane aveva 63 anni, il più anziano 95: di questi ben 5 sono a Reggio, mentre gli altri comuni coinvolti risultano San Martino in Rio (2), Guastalla, Castelnovo Monti (2), Sant'Ilario (2), Poviglio, Rio Saliceto, Villa Minozzo, Albinea e Luzzara.
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Sono saliti a 690- (140 in più in un solo giorno) i posti letto dedicati ai pazienti affetti da Coronavirus in provincia di Reggio Emilia. A dirlo è il sindaco Luca Vecchi sottolineando come "nei giorni scorsi avevamo in mano un piano che prevedeva 550 posti e circa 200 persone ricoverate. Poi l'aumento dei contagiati ci ha portato molto vicini al punto di saturazione".
Il sindaco rende quindi merito all'Azienda Usl Irccs di aver riorganizzato le proprie strutture (negli ospedali di Albinea e cittadino Santa Maria), stringendo anche accordi con strutture private (come villa Verde) per ampliare la disponibilità dei posti di cura.
"Questo ci mette nella condizione di poter dire che la nostra struttura sanitaria sta tenendo e io penso lo farà fino al punto di scollinamento di questa emergenza sanitaria".
Nel giorno in cui la diffusione del Covid 19 sembra rallentare, Vecchi invita tuttavia alla "prudenza e a non trarre conclusioni affrettate".
Oggi intanto altre due denunce per inosservanza dei decreti del Governo sugli spostamenti.