La Filcams Cgil provinciale ha proclamato lo stato di agitazione in Coop Alleanza 3.0. Si tratta di "una prima azione di protesta che abbiamo messo in campo – recita una nota del sindacato – in seguito al cambio di mansione imposto dalla direzione a due impiegate storiche che si sono viste comunicare che dal mese di ottobre avrebbero dovuto operare come addette alla vendita".
La denuncia verte anche sulla mancanza di confronto preventivo col sindacato stesso. "Il problema è che dopo trent’anni di lavoro in ufficio con orari regolari le due lavoratrici coinvolte dovranno iniziare a lavorare nei supermercati dove invece di cinque giorni a settimana dal lunedì al venerdì con orari fissi si troveranno a lavorare sei giorni a settimana, domenica compresa, con orari variabili: il tutto senza alcuna possibilità di ragionare di un’alternativa – spiega Alessandro Gabbi, segretario provinciale della Filcams – Crediamo che anche se le regole lo consentono si tratti dell’ennesimo ‘abuso’ effettuato dalla cooperativa verso i dipendenti, perché la china presa è quella di scaricare tutto sui dipendenti: prima si appalta tutta la movimentazione e stoccaggio del magazzino trasferendo i dipendenti nei punti vendita, adesso si spostano gli impiegati nei supermercati. Azioni che non sono frutto ne di accordi ne di confronto".
Filcams non esclude che "possano esserci ulteriori iniziative di mobilitazione se non si aprirà in merito una discussione seria: i valori della cooperativa non sono questi. Non possiamo condividere un percorso dove la direzione decide unilateralmente senza considerare le specificità dei dipendenti e delle loro condizioni".