Contratti di mandato fittizi e corrispettivi per affari inesistenti con la Juventus: tra gli undici agenti indagati nel secondo filone sportivo, figlio dell’inchiesta ‘Prisma’ – che aveva già sollevato i casi delle plusvalenze ad hoc e delle manovre stipendi del club torinese - c’è anche il reggiano, ex centrocampista della Fiorentina, Luca Ariatti.
I ‘rapporti con gli agenti’ sono infatti finiti sul tavolo della commissione federale che si occupa dei procuratori e che adesso giudicherà i singoli casi il prossimo 22 dicembre.
La decisione di procedere è arrivata, si legge "per aver stipulato con la Juventus contratti di mandato fittizi, ricevendo corrispettivi inesistenti, al fine di recuperare un credito precedentemente maturato e non contabilizzato, in violazione di plurime disposizioni disciplinari".
Nello specifico, per quanto riguarda Ariatti sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti ci sarebbero due fatture da 15mila euro ciascuna riconosciute alla ‘Luca Ariatti Sports Management’.
Oltre all’ex centrocampista originario di Scandiano anche altri dieci agenti saranno ascoltati poco prima di Natale e per chiarire le loro posizioni. Si tratta di Michele Fioravanti, Giuseppe Galli, Gabriele Giuffrida, Vincenzo Morabito, Silvio Pagliari, Giorgio Parretti, Luca Puccinelli, Antonio Rebesco, Tullio Tinti e di Davide Lippi che sarebbe, almeno dal punto di vista degli importi economici sotto osservazione, il più coinvolto.
Più della metà dell’imponibile contestato dalla Procura riguarda infatti operazioni tra la Juventus e la Reset Group srl, ovvero l’agenzia di Davide Lippi, figlio dell’ex tecnico della Juventus e della Nazionale, Marcello.
Nel triennio in questione, le fatture finite al centro delle indagini avrebbero portato a compensi pari a circa 1,2 milioni di euro, con conseguente detrazione dell’Iva per oltre 265 mila euro. Quattro di queste fatture sono di circa 127 mila euro ciascuna (una nel 2018, due nel 2019 e un’altra nel 2020), cifra sovrapponibile a quella messa a bilancio dal club per il compenso relativo all’agente di Chiellini, per l’appunto Lippi.
Fino a prima del rinnovo siglato nel 2020, l’ultimo contratto del difensore con i bianconeri, il compenso previsto per il suo agente era di 254 mila euro, esattamente il doppio rispetto alla singola fattura in questione. Poi, dal 2020, gli oneri accessori per il rinnovo di Chiellini sono passati a 300 mila euro.
Per chiarire meglio questo contesto dai contorni ancora tutti da definire sarà quindi ascoltato anche Ariatti che con la maglia della Reggiana aveva mosso i primi passi tra i professionisti, debuttando in Serie A il 18 maggio del 1997 contro il Perugia.
Tra gli avversari, curiosamente, quel giorno figurava anche l’attuale direttore sportivo dei granata Roberto Goretti.
red.cro