Nomi di assoluto livello per combattere ogni forma di illegalità malavitosa sul nostro territorio.
Nel corso della recente riunione, la Consulta per la Legalità di Reggio Emilia ha nominato il nuovo Comitato tecnico-scientifico, fra cui spicca Francesco Maria Caruso; già presidente del Tribunale di Reggio Emilia per sette anni e presidente del Tribunale di Bologna per altri sette anni, Caruso è stato presidente del collegio giudicante del maxiprocesso Aemilia (dibattimento di primo grado a Reggio Emilia), assieme ai giudici Cristina Beretti e Andrea Rat, e in seguito presidente della Corte d’assise di Bologna, che ha condannato Paolo Bellini per la strage di Bologna.
Il coordinatore del Comitato scientifico della Consulta sarà il giornalista Paolo Bonacini, ex direttore di Telereggio e ora collaboratore per Law-Cgil, fondazione che si occupa di legalità e contrasto allo sfruttamento lavorativo.
Nella Consulta troviamo inoltre Rosario Di Legami, avvocato palermitano, con studio anche a Bologna, amministratore di beni sequestrati/confiscati alle mafie, in particolare quelli confiscati nel processo Aemilia, per un valore complessivo di centinaia di milioni di euro.
Si prosegue con Iolanda Rolli, ex prefetto di Reggio Emilia dal 2020 al 2023, che ha rilanciato, con le interdittive antimafia, l’impegno della Prefettura nell’azione di prevenzione contro le infiltrazioni nell’economia; attualmente, opera come Commissario straordinario del Governo contro il caporalato a Foggia.
Infine, Chiara Spaccapelo, docente di Diritto processuale civile presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, è delegata dall’Ateneo come componente della Consulta; già professoressa aggregata all’Università di Milano, dove ha insegnato Ordinamento giudiziario, è autrice di due monografie e di numerose pubblicazioni sul processo civile, tributario, sui procedimenti speciali e sulla magistratura.
"Si sostanzia l’impegno dell’Amministrazione comunale – dice il sindaco Marco Massari -– nel ridare a questo organo centralità nell’azione di tutela della legalità sul nostro territorio. I professionisti che ne fanno parte testimoniano quanto questa Amministrazione intenda fare del contrasto ad ogni infiltrazione malavitosa una bandiera della nostra azione quotidiana".
D’ora in poi, si riuniranno i gruppi di lavoro della Consulta, cui aderiranno, compiuti i necessari atti amministrativi in seno ai rispettivi Consigli, anche gli Ordini professionali degli architetti, avvocati, commercialisti e geometri.
Sono quattro i quattro gruppi di lavoro individuati, tra cui il nuovo sul capolarato: ’strumenti antimafia’ in collaborazione con Ual Provincia (ufficio della legalità che gestisce i permessi di costruire in accordo con la Prefettura e Provincia); ’Beni confiscati’; ’Dep’ Documentazione, Educazione e Prevenzione e, appunto, il nuovo gruppo di lavoro sul ’Capolarato’.
Con Unimore, a inizio 2025, verrà poi attivato un Osservatorio sulla Legalità, perché offra strumenti aggiornati e banche dati per l’analisi e la conoscenza delle inchieste, dei processi, dei protocolli di contrasto, delle attività complessive sviluppate nel territorio per arginare le mafie, sulla criminalità organizzata e la corruzione.
Negli intenti della Consulta l’Osservatorio che verrà avviato con Unimore "dovrà diventare un punto di riferimento per la conoscenza sulla criminalità anche in raccordo con altri centri di documentazione a livello nazionale e internazionale".
c. c.