REDAZIONE REGGIO EMILIA

Consulta della legalità, focus sul lavoro

Dopo aver riacceso i motori lo scorso fine ottobre, la Consulta provinciale della legalità di Reggio Emilia li mette a...

Dopo aver riacceso i motori lo scorso fine ottobre, la Consulta provinciale della legalità di Reggio Emilia li mette a punto per iniziare a correre. Oggi è infatti prevista una nuova seduta dell’organo nato a giugno del 2018 per non disperdere il patrimonio di conoscenze in tema di antimafia accumulato dal processo Aemilia e composto da 24 soggetti istituzionali e sociali del territorio. In particolare, si discuterà della rivisitazione del patto costitutivo della Consulta per favorire l’ingresso degli ordini professionali, della nascita del comitato tecnico-scientifico e dei gruppi di lavoro.

Ai tre tavoli di lavoro già esistenti riguardanti i beni confiscati a livello locale, la documentazione sui processi e i protocolli antimafia, il sindaco Marco Massari ha infatti proposto di aggiungerne un quarto, dedicato allo sfruttamento lavorativo e al caporalato. Sarà infine stabilito una programmazione delle attività da svolgere. Nella scorsa consigliatura, la Consulta era stata investita da una sfilza di defezioni da parte di membri che ne lamentavano l’immobilismo. L’organo per la promozione della legalità sul territorio è sostenuto anche da Enzo Ciconte, studioso dei fenomeni di infiltrazioni mafiose al nord e consulente per la commissione parlamentare Antimafia.