REDAZIONE REGGIO EMILIA

Condannata dipendente del tribunale

Condannata dipendente del tribunale

Sentenza ribaltata - da assoluzione a condanna - per una dipendente dei Tribunale di Reggio, la 57enne Tiziana De Mitri. La donna era accusata di aver rivelato, per dare informazioni a un’amica, elementi presenti in un’inchiesta della Procura.

Una rivelazione di notizie segrete che riguardavano un’indagine particolarmente delicata che vedeva al centro un noto allenatore di pallacanestro, accusato di violenza sessuale su un minorenne.

L’indagine sull’accusa di pedofilia risale al 2015. La pm Maria Rita Pantani si era accorta che si erano verificati degli accessi informatici al fascicolo dell’inchiesta.

Erano poi state le intercettazioni telefoniche alla moglie del coach di pallacanestro che avevano portato a individuare la 57enne, che lavorava all’Ufficio Citazioni a Giudizio e poteva accedere ai fascicoli informatici.

La donna era quindi finita a processo, accusata di accesso abusivo al sistema informatico e di rivelazione del segreto d’ufficio. Nel febbraio dell’anno scorso la 57enne, difesa dall’avvocato Enrico Della Capanna, era stata assolta.

La Procura aveva però impugnato la sentenza e nei giorni scorsi è arrivata la nuova sentenza della Corte d’Appello di Bologna che ribalta la decisione del primo grado di giudizio. La donna è stata condannata a tre mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione, il sostituto pg Silvia Marzocchi aveva richiesto una condanna a sei mesi). La difesa ha annunciato che presenterà ricorso in Cassazione. La donna è dipendente del tribunale reggiano da una trentina d’anni.