di Alessandra Codeluppi
"Auspichiamo che queste siano solo le prime assoluzioni". È quanto ventila l’avvocato Oliviero Mazza (in foto in alto), codifensore, insieme all’avvocato Rossella Ognibene, dell’ex responsabile dei servizi sociali in Val d’Enza, Federica Anghinolfi. Se la loro assistita è stata prosciolta dall’abuso d’ufficio insieme ad altri sette imputati perché il reato è stato abrogato, Mazza intende comunque rimarcare un aspetto specifico: "Avevamo elementi per difenderci nel merito e provare che il reato non sussisteva. Come avevamo già dimostrato nel processo, la coprogettazione non fu una scelta illegittima, perché dettata dal carattere sperimentale di quell’intervento".
Se la Procura stimava un danno per la pubblica amministrazione di oltre 200mila euro creato dalle condotte legate all’abuso d’ufficio, l’avvocato Mazza vuole invece dimostrare un’altra tesi: "A causare un danno alle casse pubbliche è stata invece l’indagine". Perché? A sostegno il difensore ha depositato alcuni documenti che riportano cifre tratte da documenti degli enti locali. "Dopo che l’inchiesta è diventata di dominio pubblico non ci sono più affidatari", cioè le persone disposte ad accogliere un bambino temporaneamente in un momento di difficoltà della famiglia.
"Così sono aumentati a dismisura i collocamenti dei minori nelle comunità, che hanno costi più alti". Sfogliando i dati delle Farmacie comunali, raccolti nell’indagine difensiva promossa dai legali di Anghinolfi, si nota un raddoppio delle spese sostenute dall’area sociale minori del Comune di Reggio dal 2018 al 2021.
Sei anni fa, prima dell’indagine, i costi sostenuti per i minori in comunità (educative e integrate) a Reggio, in provincia e fuori territorio, erano di 2 milioni e 262mila euro; nel 2019, anno in cui esplose il caso Bibbiano, 2 milioni e 576mila euro; nel 2020, ammontarono a 2 milioni e 718mila per poi arrivare nel 2021 a 4 milioni e 100mila euro. Dai dati sul numero di minori in affido, forniti dal Comune di Reggio, ne risultavano 270 nel 2014, poi 242 nel 2015, 236 nel 2016, 240 nel 2017, 260 nel 2018, 232 nel 2019 e 189 nel 2020.