GIULIA BENEVENTI
Cronaca

Colpo grosso allo spaccio in città. La polizia arresta trentotto persone: "Tutto è partito dalle Ex Reggiane"

Ieri mattina il blitz all’alba: venti indagati in carcere, sedici ai domiciliari e due obblighi di firma. Reggio era diventata un punto di stoccaggio della droga che finiva persino nelle mani della camorra.

Colpo grosso allo spaccio in città. La polizia arresta trentotto persone: "Tutto è partito dalle Ex Reggiane"

Colpo grosso allo spaccio in città. La polizia arresta trentotto persone: "Tutto è partito dalle Ex Reggiane"

Oltre trenta arresti per droga lungo la via Emilia, crocevia di attività lecite quanto illecite. L’operazione ‘Last’ è entrata nel vivo tra lunedì e ieri, portando all’esecuzione di 38 misure cautelari (20 in carcere, 16 ai domiciliari e 2 con obbligo di firma) nelle province di Piacenza, Parma, Reggio, Modena e Ravenna. Tra traffico di stupefacenti e detenzione di armi, oltre a favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il centro nevralgico di questa fervente attività era qui, in particolare alle ex Reggiane.

Prima l’operazione ‘Exit’ sul traffico di droga ove ora sorge il Polo Innovazione, poi l’operazione ‘Rexit’ e ‘Trexit’, fino a ‘Piazzale Pulito’ e allo sgombero delle ex Officine nel settembre del 2021. Le indagini non si sono fermate e oggi, dicono gli inquirenti, il cerchio si chiude.

"Mi auguro che aver assicurato alla giustizia questi soggetti possa decongestionare dalla pressione della criminalità certe aree della città" afferma il questore di Reggio, Giuseppe Maggese. Tra gli indagati risultano cittadini italiani, albanesi, nigeriani, tunisini e marocchini; tre di loro sono donne, compagne di altri arrestati, e in due casi si tratta di titolari di attività commerciali reggiane che mascheravano l’attività di spaccio sottobanco. Per alcuni è stato emanato un mandato di arresto inter-nazionale, altri invece sono di provenienza campana e dalle intercettazioni sono emersi dei loro contatti regolari con il clan Abbinante, legato alla camorra.

Nel corso delle indagini, iniziate ad agosto 2021, sono stati effettuati altri 22 arresti in flagranza di reato e sono stati sequestrati altri 40mila euro in contanti, 4 armi da sparo e oltre 11 chili di droga di cui oltre 7 chili di cocaina e 3 di hashish. "Già così si ha l’idea della dimensione di questo traffico – considera il procuratore di Reggio, Calogero Gaetano Paci –. A queste cifre si aggiungono i 27mila euro, sempre in contanti, sequestrati solo nelle ultime ore".

In città si era sviluppato un vero e proprio sistema di stoccaggio di droga che poi veniva redistribuita tra Nord Italia e Campania. Uno degli arrestati italiani aveva due basi, con la funzione di magazzino, tra Reggio e la zona Ceramiche di Modena: le indagini della polizia reggiana si sono intrecciate con quelle della Dda di Napoli, e i contatti reiterati tra quest’ultimo e la camorra hanno fornito dettagli preziosi anche su alcuni latitanti mafiosi che ora si trovano all’estero.

"Nulla di questo sarebbe stato possibile – precisa Paci – senza il massimo impegno delle nostre forze di polizia e senza un’intensa attività di intercettazioni, sia ambientali che telefoniche su decine di utenze. Un’attività tecnologica che si è confermata essenziale, anche applicando la più sagace delle osser-vazioni sul territorio".