Tutti contro tutti per restare in Serie B.
È l’indicazione che arriva dalle prime 13 giornate del campionato cadetto che mai come quest’anno era stato così equilibrato, soprattutto nelle zone di classifica medio-basse.
Proprio quelle, per intenderci, che riguardano la Reggiana che occupa attualmente il 15esimo posto – ossia il primo che garantisce la salvezza – con 14 punti conquistati. Per capire però come sia sottile la linea tra una situazione di apparente sicurezza e un’altra di difficoltà, basta osservare come tra il Frosinone (ventesimo, a quota 10) e il Catanzaro (undicesimo, a quota 15) ci siano appena 5 punti di differenza e ben 10 squadre che sono racchiuse in questo fazzoletto (le altre sono Samp a 15, Cosenza, Modena e Reggiana a 14, Carrarese, Salernitana, e Sudtirol a 13 e Cittadella a 12). In tempi recenti non si era mai visto un equilibrio simile dopo aver disputato il 35% delle gare previste (13 su 38).
L’anno scorso, allo stesso punto del campionato, la Reggiana aveva un punto in più di adesso (15 contro 14), ma fare paragoni diventa davvero complicato per i motivi che vi abbiamo appena illustrato. Questo però ci porta a pensare che probabilmente - se si continuerà più o meno con questo trend - la quota salvezza potrebbe abbassarsi in maniera abbastanza significativa. Nel campionato 2023-2024 infatti lo Spezia si mise in salvo a 44, mentre tra Ternana (43) e Bari (41) fu spareggio, ma va messo in conto come ci fossero due squadre come Feralpi (33) e Lecco (26) sostanzialmente già spacciate da diverse settimane e il solo Ascoli (41) capace di lottare davvero fino alla fine. Lo scenario della stagione in corso sembra più simile a quello della Serie B del 2022-2023, quando per mantenere la categoria sarebbero bastati 41 punti e allo spareggio andarono Brescia e Cosenza (entrambe a quota 40), con Perugia (39), Spal (38) e Benevento (35) che finirono direttamente in Serie C.
Una ‘previsione’ che trova riscontro anche nei numeri, perché la Reggiana (attualmente la prima squadra al ‘sicuro’) sta viaggiando a 1,076 punti a partita che proiettati su 38 partite porterebbero i ragazzi di Viali ad ottenerne un totale di 40,9: vicinissimo a quella quota 41 che nel 2023 permetteva di evitare i playout. In sintesi, i granata stanno probabilmente facendo il minimo indispensabile per salvare la pelle, ma se non si vuole rischiare davvero grosso bisognerà cambiare marcia e – fattore fondamentale – non sbagliare più gli scontri diretti che quest’anno potrebbero avere un valore doppio.