FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

"Cittadini ’sentinelle’ sul territorio"

L’iniziativa del comune di Canossa: "Serve un sistema di segnalazione di problemi idrogeologici e frane"

L’iniziativa del comune di Canossa: "Serve un sistema di segnalazione di problemi idrogeologici e frane"

L’iniziativa del comune di Canossa: "Serve un sistema di segnalazione di problemi idrogeologici e frane"

Sentinelle sul territorio che segnalino in tempo reale situazioni di anomalia idrogeologica, come mutamenti preoccupanti dell’assetto delle frane o interruzioni della viabilità.

Una sorta di ’Controllo di vicinato’ orientato alla tutela dei borghi e delle strade dei 53 chilometri quadrati del comune di Canossa. L’idea è dell’Amministrazione comunale che ne sta valutandone la fattibilità insieme alla Protezione Civile, che si occuperebbe di dare ai cittadini gli strumenti per poter riconoscere le situazioni di emergenza ed eventualmente intervenire.

"Il nostro è un territorio tanto vasto quanto fragile e l’80% è situato in area montana – spiega il sindaco Luca Bolondi, con accanto il consigliere delegato Cristian Bezzi –. Sembrerà incredibile ma non abbiamo una organizzazione di protezione civile volontaria locale".

"In forza al Comune abbiamo solamente due cantonieri, che si devono occupare di 57 km di strade, della manutenzione e degli sfalci in 11 cimiteri, addirittura consegnare i pasti nelle scuole e fare le piccole manutenzioni negli edifici scolastici e pubblici – spiega quindi il primo cittadino –. Non possiamo essere ovunque nelle frazioni e nei borghi, a controllare costantemente cosa succede. Si pensi che se a Vedriano vengono 20 cm di neve, magari a Ciano nemmeno piove".

"Ci piacerebbe perciò sviluppare un gruppo di volontari, coordinati dalla Protezione Civile e da essa formati in modo adeguato, che siano le nostre antenne sul territorio e che eventualmente possano intervenire in tempo reale".

Nell’Unione Val d’Enza, la delega alla Protezione Civile è in capo al Presidente. Nel caso di emergenze si attivano il Com (Centro operativo misto) a Montecchio e nei paesi i Coc (Centro operativo comunale) "a supporto del sindaco per la direzione ed il coordinamento degli interventi di soccorso" dice.

Vi sono i Piani di intervento ed è operativa l’associazione ’Protezione civile Val d’Enza Telecomunicazioni’, la cui sede si trova a Montecchio, ma a differenza di altri distretti reggiani non vi è una capillare diffusione del volontariato.

Nella Bassa da sempre si è abituati a fronteggiare in squadra le piene del Grande Fiume e dei suoi affluenti.

I cambiamenti climatici rendono più che mai necessaria ed urgente la creazione di un sistema diffuso anche nella nostra collina-montagna: si pensi che per intervenire sui danni degli eventi meteo eccezionali della scorsa primavera, al Comune di Canossa sono stati assegnati 2 milioni di euro, a cui si aggiungono altri fondi gestiti direttamente dalla Protezione Civile.