
L’allarme della Cisl: "In crisi i 99 dipendenti di Fabbrica del Lavoro, che gestiva la logistica all’interno dell’area"
"Abbiamo chiesto da subito grande trasparenza sul rogo in via Due Canali. E continuiamo a farlo, considerando fondamentali due aspetti: un quadro esaustivo sull’origine dell’incendio che possa escludere il dolo, sbloccando i lavori di bonifica. E poi, a distanza di quasi due mesi, è tempo di risposte chiare sulla riapertura a Reggio del polo della carne". Così la segreteria di Cisl Emilia Centrale torna sul caso Inalca, commentando l’impiego di un cane specializzato nella ricerca degli acceleranti di fiamma negli incendi.
"L’area è sotto sequestro, gli inquirenti stanno facendo al meglio il loro lavoro per dare a ogni domanda una risposta. Come tutti, speriamo che l’ipotesi del dolo possa essere scartata e di veder partire una bonifica ambientale che restituisca a Reggio un quadrante salubre e rigenerato. Occorre, però, costruire un rapporto di fiducia coi cittadini, a cominciare da coloro che risiedono, lavorano e studiano nelle immediate vicinanze dell’ex polo industriale. Ad esempio, a tutt’oggi non sappiamo se le sirene di allarme siano scattate oppure no. Così come dell’amianto sul tetto andato a fuoco abbiamo saputo dopo diversi giorni". Per evitare il disordine comunicativo, Cisl torna a sottoporre al Comune la possibilità di realizzare un sito nel quale tutti possano trovare risposte e verificare lo stato dell’arte quando partirà la bonifica.
Il nodo lavoro. Daniele Donnarumma, segretario generale di Fai Cisl Emilia Centrale, fa il punto: "Dei circa 200 lavoratori Inalca/Gescar, ben 150 sono stati ricollocati negli stabilimenti di Piacenza, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, e Pegognaga. I restanti operai, i cosiddetti indisponibili per problemi familiari o con particolari prescrizioni, sono in cassa integrazione ordinaria con la copertura del 100% dello stipendio. L’azienda sta facendo la sua parte e abbiamo in programma un incontro per definire come trattare la questione delle trasferte e delle indennità a copertura dei disagi. Chiaro è che a maggio scadranno le prime 13 settimane di cassa, che può essere rinnovata per uno stesso periodo ma a fronte della prospettiva di ripresa delle attività. Maggio sarà per questo un mese dal quale ci attendiamo una svolta".
Vanno molto peggio le cose per i 99 dipendenti di Fabbrica del Lavoro, la Srl che gestiva la logistica all’interno del polo Inalca. "Nella maggioranza dei casi i lavoratori non hanno avuto la possibilità di imbarcarsi nelle trasferte verso Piacenza e la provincia lodigiana. Sono persone in emergenza economica perché a tutt’oggi non hanno ancora ricevuto i soldi della loro cassa integrazione (Fis), essendo mancato l’anticipo aziendale. Cassa che dovrebbe coprire fino all’8 di agosto, sempre che non venga acclarata la pista dell’incendio doloso. Questi lavoratori lo stipendio per ora se lo sono pagato da soli, anticipando i ratei di 14esima maturati. Chiediamo che le Istituzioni facciano tutto ciò che è in loro potere per portare sollievo alle famiglie, sbloccando l’arrivo degli assegni", chiosa Gaetano Capozza, leader della Fit Cisl Reggio.