REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Chi perde deve pagare una cena"

Il centravanti Majcol Gualtieri, protagonista del ritorno in Prima categoria della Barcaccia, si prepara per la nuova stagione con fiducia e determinazione, pronto a sfidare il fratello Luigi e a confermarsi come punto di riferimento della squadra.

Majcol (a destra. ) esulta con Falbo e mister Veneselli dopo la gara promozione

Majcol (a destra. ) esulta con Falbo e mister Veneselli dopo la gara promozione

Da gennaio è stato un dei protagonisti del ritorno immediato in Prima categoria della Barcaccia e fra i primi ad essere riconfermati. Il più giovane dei Gualtieri, il 31enne Majcol, è pronto per la vernice di campionato.

"Mi sento molto bene fisicamente come non mi capitava da tanto tempo, dopo che l’anno scorso ho faticato parecchio a ricominciare in seguito ad un’operazione ai legamenti del ginocchio, ma la società e il mister Veneselli mi hanno dato fiducia e nel girone di ritorno ho dato il mio contributo".

Chi è il più forte dei fratelli Gualtieri?

"Molti dicono Luigi perché ha segnato più di me, ma io sono molto forte tecnicamente. Inoltre il nostro d.s. Ideo Bigi mi dice sempre che il Gualtieri migliore l’ha preso lui alla Barcaccia. Battute a parte, l’ho sempre tenuto come riferimento per i movimenti e credo che a livello dilettantistico sia ancora fra i migliori. Domenica sarà una gara dura per entrambi, magari ci scontreremo pure in qualche calcio d’angolo, e credo che i nostri parenti non sapranno bene per chi tifare".

È nato come seconda punta, poi l’evoluzione in centravanti.

"E’ successo tutto quasi per caso ai tempi del Boca Barco: mister Mattia Orlandini, che poi mi ha voluto con sé anche in altre stagioni, mi schierò da attaccante centrale per necessità e segnai subito all’esordio nella nuova posizione in una partita che coincideva con la 1000esima gara ufficiale del Boca. Da lì non ho più cambiato ruolo e nella stagione con la Castelnovese-Meletolese sono riuscito a segnare per ben 11 gare di fila in una delle mie migliori annate".

Una Barcaccia neo-promossa, ma con le idee chiare.

"Ho trovato un ambiente che ti fa sentire come in una famiglia, come mai nella mia carriera, inoltre abbiamo tutto per far bene con un’organizzazione da categoria superiore. La società ha ambizioni di fare qualcosa di più di una semplice salvezza e penso che ci siano tutti i mezzi per poterlo fare. Anche nell’esordio di Coppa, pur perdendo nel finale, abbiamo dimostrato di potercela giocare".

Sul mercato sono arrivati innesti di qualità.

"Anche molto giovani, a dimostrazione che se i giovani sono bravi giocano in qualsiasi categoria. La differenza che noto, al di là dell’abolizione dell’obbligo del giovane dall’Eccellenza alla Prima categoria, è che i ragazzi alla prima esperienza coi grandi hanno meno spirito di sacrificio rispetto ad alcuni anni fa."

Posta in palio per domenica?

"Non ci abbiamo ancora pensato, ma una cena per il vincitore ci sta tutta…".

Federico Prati