Un unico contratto per tutti i dipendenti e la gestione territoriale del servizio, in caso di nascita dell’azienda regionale unica. Sono le richieste che la Cgil e la Filt di Reggio Emilia hanno rinnovato nell’incontro di oggi sul trasporto pubblico con Comune, Provincia, Agenzia della mobilità e Seta, per valutare in particolare soluzioni al problema della carenza di autisti.
All’ordine del giorno della riunione, in primo luogo, il possibile utilizzo dei 150mila euro che gli enti locali reggiani hanno messo sul piatto per aiutare l’azienda. "Crediamo che le somme potrebbero essere, ad esempio, destinate a rispondere all’emergenza abitativa dei dipendenti", dicono i sindacati.
Più complessa la partita del superamento del doppio regime contrattuale tra assunti prima e dopo il 2012 per cui sarebbe necessario- stimano Filt Cgil e Faisal- almeno un milione. "Seta deve destinare parte degli investimenti previsti dal piano di rilancio a favore dei dipendenti, ciò è necessario per invertire la tendenza della diaspora di personale e dare risposte anche alla cittadinanza sulla qualità del servizio del trasporto pubblico locale reggiano, ancora interessato da una riduzione delle corse iniziata nella scorsa primavera proprio a causa della carenza di personale", affermano le parti sociali.
"Questa riduzione va superata tornando al normale regime", l’aggiunta delle sigle coinvolte. Cgil e Filt, infine, ritengono necessario "continuare ad insistere affinché alla nascita della holding regionale del trasporto pubblico locale le società operative territoriali abbiano perimetri provinciali e la sufficiente autonomia per poter dare risposte concrete sui singoli bacini, anche in base alle esigenze dei bacini stessi". Su questo sarà avviata un’interlocuzione col nuovo assessore regionale.
La holding del trasporto pubblico regionale, come noto, tiene banco da anni e il presidente della Regione neo-eletto, Michele de Pascale, ha chiarito che devono essere i Comuni a trovare un’intesa, senza frizioni, fermo restano che lo stesso de Pascale (sindaco uscente di Ravenna) si è detto favorevole all’operazione industriale. La fusione di Tper, Seta e Start punta, insomma, a scalzare competitor nazionali ed esteri in vista delle maxi gare europee del 2026 per l’affidamento del servizio. Un’operazione per creare un nuovo big industriale su base emiliano-romagnola. Tra i nomi dei quali si è vociferato per guidarla, uno dei più caldi è Andrea Corsini, assessore uscente ai Trasporti in Regione. Ma non si saprà di più prima della primavera del 2025.