"Guarda caso, a pochi mesi dalle elezioni, si annunciano interventi sul centro storico...". Alla critica di Alessandro Aragona, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, segue quella del consigliere Lega Roberto Salati. Il tema è noto, e cioè la condizione in cui versa il centro storico cittadino. Così il coro del centrodestra continua a volerle cantare all’assessora al commercio, Mariafrancesca Sidoli. "Ce lo dobbiamo dire che i centri storici degli anni Ottanta non tornano più. È un’altra epoca" ha messo in chiaro l’assessora in un’intervista rilasciata pochi giorni fa al Carlino, rassicurando anche su "importanti investimenti di risorse comunali, cambi nella regolamentazione e un piccolo ‘Pnrr regionale’ da 18 milioni". Risorse che, se accaparrate, potrebbero aiutare a dare una spintarella (ma anche due) verso il miglioramento.
"È vero che i centri storici degli anni Ottanta probabilmente non torneranno più – attacca Salati – ma è anche vero che si è dormito sugli allori per troppo tempo". L’elenco dei segnali d’allarme inizia con "sempre più saracinesche abbassate", oltre allo "spopolamento del centro, specie in alcune fasce orarie, a beneficio di degrado e insicurezza", e "la sfida del Mercato Coperto, che non ci pare ancora vinta". "Non bastano i numerosi mercatini tipici, citati dall’assessore, o la filosofia “mangia e fuggi” – rimarca Salati – bisogna portare in centro iniziative culturali per tutti e non per pochi. Bisogna renderlo accessibile, non chiuderlo" in riferimento all’attivazione della nuova Ztl in via Emilia Santo Stefano e Corso Garibaldi.
A intervenire in difesa di Sidoli è Lorenzo Sassi, portavoce di +Europa a Reggio, partito di cui l’assessora fa parte. "Sempre le solite critiche e sempre l’eterna assenza di proposte" contrattacca Sassi. Secondo +Europa, "negli ultimi due anni si è avviato un percorso di miglioramento dell’offerta attrattiva del centro", in un contesto di "forte trasformazione che tocca tutti i centri storici italiani". Quanto alle affermazioni del centrodestra, per Sassi sono solo "slogan e generalizzazioni", quando va bene, se non frutto "di approssimazione e decisioni affrettate". "Concordiamo invece sulla scelta di questa giunta di rompere con i modelli precedenti che raccontano come “altrove si sta meglio”". Il Mercato Coperto, per esempio, è "un pezzo di città che ha trovato una sua nuova opportunità per essere vissuta dai cittadini", posto che "un successo imprenditoriale non si misura in giorni o mesi, ma in anni".