Castelnovo Sotto (Reggio Emilia), 12 luglio 2023 – Ci sarebbero già tre persone indagate per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Gaetano Impellizzeri trovato sepolto ad appena mezzo metro di profondità nel terreno sul retro di un casolare nelle campagne di Reggio Emilia, a Castelnovo Sotto.
Un omicidio impunito per 9 anni
Perché, gli investigatori sono certi che quel corpo appartenga all’agente di commercio scomparso a 47 anni nel febbraio del 2014. Anche se la certificazione ufficiale arriverà dopo l’autopsia, disposta per sabato. Impellizzeri sarebbe stato ucciso a colpi di pistola a poca distanza dal luogo dove è stato esumato il corpo: un ritrovamento a cui si è giunti grazie alla collaborazione di un testimone che ha guidato le ricerche in quel giardino della casa colonica (i cui proprietari sono del tutto estranei ai fatti).
Qui, i carabinieri di Reggio sono arrivati quasi a colpo sicuro, con un echo-scanner che ha rivelato la posizione esatta del corpo, sepolto da 9 anni. I militari del Ris di Parma sono al lavoro per avere la certezza che la vittima sia proprio Impellizzeri, della cui scomparsa si era occupato anche la trasmissione ‘Chi l’ha visto?’.
I debiti e la trappola
Impellizzeri, all’epoca di 47 anni, lavorava nel settore commerciale nel campo di elettrodomestici e automobili. Da poco più di un anno viveva con la nuova compagna a Isola delle Femmine (nella provincia di Palermo). Viaggiava spesso per lavoro e frequentemente si recava in Spagna.
La mattina di lunedì 10 febbraio 2914 era partito dall’aeroporto di Trapani-Birgi diretto a Bergamo, pare per un incontro di lavoro. Era arrivato alle 8 e nel corso della giornata aveva telefonato alla compagna più volte, l’ultima alle 17. L’ipotesi investigativa è che l’uomo sia stato attirato in un incontro trappola, forse legato proprio alla sua attività. I primi accertamenti tenderebbero ad escludere un contesto di criminalità organizzata.
Pare che in quel periodo il 47enne avesse non poche difficoltà economiche e stesse provando a rilanciarsi con un'attività legata alle auto, un salone che voleva aprire in Sicilia, a Carini, e il viaggio era legato proprio a questo, a incontrare un concessionario. Non si esclude che sia stato attirato a Castelnovo da un incontro di affari oppure che avesse contratto un debito con qualcuno.
Le figlie: fulmine a ciel sereno
Eleonora Chiara ed Alessia Impellizzeri, le figlie di 30 e 33 anni della vittima, parlano di “fulmine a ciel sereno: non sapevamo neppure che le indagini sulla morte di nostro padre fossero ancora aperte”. “Le figlie del signor Impellizzeri non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione per eventuali sottoposizioni all'esame del dna. Al momento c'è stato comunicato che verrà eseguito un accertamento tecnico irripetibile, cioè l'esame autoptico sui resti ritrovati, per chiarire le cause della morte. Da quel che comprendiamo gli inquirenti comunque non hanno molti dubbi sull'identità del cadavere”, conclude l'avvocato Giuseppe Accardo.