Caso Liguria e l’arresto di Signorini. Ascoltato anche il presidente di Iren

Sentito come figura di garanzia dell’azienda per approfondire l’operato dell’amministratore delegato

Caso Liguria e l’arresto di Signorini. Ascoltato anche il presidente di Iren

Caso Liguria e l’arresto di Signorini. Ascoltato anche il presidente di Iren

Il presidente di Iren Luca Dal Fabbro è stato ascoltato ieri – come persona informata sui fatti – dalla Procura di Genova nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione che ha portato all’arresto, lo scorso 7 maggio, dell’amministratore delegato della stessa mutliutility Paolo Emilio Signorini (foto) per fatti risalenti però a quando il manager era alla guida dell’Autorità portuale del mar ligure occidentale. Il presidente di Iren sarebbe stato sentito come figura di garanzia dell’azienda, il colloquio sarebbe servito ad approfondire l’operato di Signorini in questi mesi in Iren. A Dal Fabbro gli inquirenti hanno in particolare chiesto informazioni sulla consulenza in Iren da 200.000 euro affidata all’imprenditore Mauro Vianello da Signorini, appena messo piede negli uffici dirigenziali della multiutility. Per la Procura di Genova l’incarico a Vianello sarebbe infatti il ringraziamento per favori pregressi, come il pagamento da parte dell’imprenditore del catering del matrimonio della figlia di Signorini, per oltre 6.500 euro. Della consulenza a Vianello, intanto era a conoscenza anche il governatore – sospeso – della Liguria Giovanni Toti, che ieri lo ha confermato nel lungo interrogatorio sostenuto davanti ai magistrati. Ad informarlo, ha detto Toti, sono stati lo stesso Signorini e il segretario della Giunta della Regione Liguria Pietro Paolo Giampellegrini. Come numero uno del porto di Genova, Signorini si sarebbe adoperato per aiutare anche l’imprenditore Aldo Spinelli (ad esempio con la concessione delle aree ex Enel), che ricambiava il manager con soggiorni dorati a Montecarlo.