REDAZIONE REGGIO EMILIA

Caso di ‘West Nile’. Un uomo di sessant’anni risultato positivo al virus. Ricoverato all’ospedale

Il pensionato si è sentito male domenica, è in osservazione nel reparto Infettivi. Era entrato nella casa del vicino sostenendo fosse sua, poi è salito su un trattore.

Il pensionato si è sentito male domenica, è in osservazione nel reparto Infettivi. Era entrato nella casa del vicino sostenendo fosse sua, poi è salito su un trattore.

Il pensionato si è sentito male domenica, è in osservazione nel reparto Infettivi. Era entrato nella casa del vicino sostenendo fosse sua, poi è salito su un trattore.

Un uomo poco più che sessantenne, residente nella Bassa Reggiana, risulta essere stato colpito da virus West Nile. È uno dei pochi casi registrati quest’anno in Italia da questa malattia, un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto West Nile, da cui prende il nome. Il ricovero al Santa Maria Nuova di Reggio è avvenuto domenica sera.

Verso le 20 il sessantenne, pensionato, è stato visto entrare a piedi nell’abitazione di un vicino di casa. Il proprietario ha notato l’amico in stato confusionale, soprattutto quando l’ospite ha continuato a sostenere che quella era la sua abitazione. Convinto a dirigersi verso la sua casa, il sessantenne si è però messo alla guida di un trattore del vicino, convinto di doversi recare all’abitazione con quel mezzo.

Il modo di parlare, molto confusionario, ha fatto aumentare i sospetti. Così è stato deciso di chiedere l’intervento del 118, con l’arrivo sul posto dell’ambulanza della croce rossa e dell’autoinfermieristica. Dopo una prima analisi clinica si è pensato a una possibile crisi epilettica o comunque a una patologia neurologica. Ma dopo i primi esami è emersa una possibile positività al virus West Nile. Tanto che l’uomo è stato subito trasferito nel reparto Infettivi dell’arcispedale cittadino, dove è stato ricoverato.

Risulta essere cosciente, ma ancora in condizioni da valutare in modo attento, con un’osservazione sanitaria scrupolosa. Già alcune ore prima l’uomo ha manifestato dolore alla testa e all’addome, oltre a un senso di stanchezza. A questi si è aggiunto un evidente disorientamento emerso soprattutto nella serata di domenica. L’uomo svolge anche attività in campagna e all’aria aperta.

Dunque, risulta potenzialmente esposto alle punture di zanzare, ovvero gli insetti capaci di veicolare questo virus. A infettare sono in particolare gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette.

Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri. Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.

Antonio Lecci