Oggi, nel calendario liturgico della Chiesa, ricorre la festa del Battesimo di Gesù. Un antipasto, se così si può definirlo, c’è stato ieri mattina con un ‘battesimo’ speciale: l’inaugurazione di Casa Fratelli Tutti nella canonica di San Giacomo in Via Roma con la benedizione impartita dal vescovo Morandi. Il taglio ufficiale del nastro ha dato il via a un progetto lungimirante e, al tempo stesso, una sfida ambiziosa, con uno sguardo di fraternità e inclusione in uno dei posti più critici della città, spesso teatro di episodi di cronaca; questo nuovo spazio residenziale, infatti, ha l’obiettivo di diventare un laboratorio di fraternità universale, partendo dai giovani delle parrocchie per le settimane comunitarie, portando l’energia positiva dei giovani nel pieno del quartiere del Popol Giost e quindi aprirsi a tutto il territorio con un orizzonte di ampio respiro per promuovere una sana convivenza con chi frequenta la zona.
Il luogo è strategico, in quanto a due passi dal polo scolastico, quindi di facile soluzione logistica per i ragazzi tanto che molte parrocchie hanno già aderito al progetto prenotando la propria settimana comunitaria; non solo, diversi gruppi di vario genere si sono interessati per usare lo spazio per momenti formativi e anche i cittadini e le associazioni di via Roma hanno accolto con estrema positività la ventata di energia fresca che questa casa porterà su tutta la zona. "Ci siamo messi - dice il parroco don Alessandro Ravazzini - sotto il patrocinio di Charles de Foucauld, indicato nell’enciclica “Fratelli tutti“ di Papa Francesco, come modello di fraternità inclusiva: desideriamo che questo luogo diventi un laboratorio sociale dove nascano relazioni sane e positive e che tutto il quartiere ne giovi".
La casa ha ricevuto la benedizione particolare del vescovo Giacomo Morandi: "Questo luogo di fraternità possa essere per tanti giovani un momento di crescita spirituale e il vivere insieme possa essere un segno di speranza. Sono contento che questa casa sia sotto la protezione di San Charles de Foucauld, un santo a me caro: quando ero a Roma, ho ricevuto una reliquia di San Charles". Infine, l’architetto Ilaria Gasparini, coordinatrice dei lavori, ha relazionato sui lavori eseguiti: "Il concetto di comunità è stato il faro che ha guidato il restauro e la rifunzionalizzazione, in un contenitore del ‘700 e vincolato dalla Soprintendenza".
Cesare Corbelli