CESARE CORBELLI
Cronaca

"Casa di Carità di Pieve, serve l’aiuto di tutti"

Un nuovo orizzonte per un compleanno speciale. Sono passati quasi sessant’anni dall’aprile del 1966, quando avvenne il classico rito della...

Un nuovo orizzonte per un compleanno speciale. Sono passati quasi sessant’anni dall’aprile del 1966, quando avvenne il classico rito della...

Un nuovo orizzonte per un compleanno speciale. Sono passati quasi sessant’anni dall’aprile del 1966, quando avvenne il classico rito della...

Un nuovo orizzonte per un compleanno speciale. Sono passati quasi sessant’anni dall’aprile del 1966, quando avvenne il classico rito della posa della prima pietra per la Casa di Carità di Pieve Modolena. Nel corso degli anni, la struttura si è evoluta per far fronte alle varie esigenze: non ultimo, nel 2005 l’allora parroco don Gianni Manfredini creò la San Michele Arcangelo Cooperativa, allo scopo di garantire un’adeguata gestione alla struttura che a oggi accoglie 57 anziani non più autosufficienti del territorio e, contemporaneamente inglobare anche la scuola materna Pio VI, che oggi conta 120 bambini e opera in parrocchia dal 1932, per dare solidità economica e gestionale a queste due preziose opere pastorali.

"Dall’inizio di febbraio – dice Gianni Corradini, presidente della cooperativa – il nuovo consiglio di amministrazione ha iniziato a operare, ponendosi alcuni obiettivi: riportare all’interno della Casa di carità i volontari, garantire agli ospiti, accanto a un livello socio assistenziale di prim’ordine, delle relazioni umane significative e potenziare alcuni servizi. Poi stiamo lavorando a due novità".

Ci spieghi meglio.

"Abbiamo intenzione di ampliare la struttura, per creare un nuovo spazio di vita grande e luminoso, dove poter trascorrere il tempo della giornata per le relazioni con i famigliari e dove condividere momenti di animazione. Inoltre, continueremo a puntare su una maggiore integrazione tra la Casa di carità e la scuola materna: crediamo che questo continuo scambio di visite sia per entrambi molto fruttuoso, lo intuiamo nei volti degli anziani che si rianimano e nella curiosità dei volti dei bambini che scoprono dei ’nonni’ felici. Inoltre, desideriamo potenziare il rapporto con le altre scuole di ogni ordine e grado presenti sul nostro territorio".

Una sfida tanto affascinante quanto impegnativa.

"Non è semplice, ma nell’orizzonte temporale che è stato dato a questo consiglio, tre anni, contiamo di realizzarlo. Ma siamo stati nominati anche per ’tenere in ordine i conti’, garantendo una gestione oculata delle risorse e ricercando sul territorio forme di contribuzione economica necessarie per gli aumenti esponenziali dei costi".

Si prospetta una nuova gara di solidarietà.

"Abbiamo bisogno di aiuto, affinché queste due opere possano trovare nuovo slancio. Ognuno può aiutarci: fare compagnia ai nostri ospiti, tenere in ordine i giardini e gli spazi esterni, piccoli lavori di manutenzione. Non ultimo, contribuendo economicamente sia con proprie risorse, sia ad esempio sottoscrivendo il cinque per mille a favore della cooperativa".

E per il 60° compleanno?

"Stiamo progettando delle iniziative dedicate, vorremmo che rinascesse attorno alla casa e alla scuola materna un’attenzione che esprima una rinnovata partecipazione di tutta la comunità, civile e religiosa, verso due opere che hanno profondamente segnato il tessuto umano di questo territorio. L’invito è quello di venirci a trovare".

Cesare Corbelli