"C’è un problema in Italia se nessuno del governo nazionale viene a Casa Cervi. Chi rappresenta oggi il popolo del 25 Aprile? Chi dà voce all’Italia della Liberazione? La Resistenza continua. Continua in Italia, in Europa, nel mondo. La sfida è di nuovo la stessa, seria e decisiva". Lo ha affermato Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Alcide Cervi, parlando in Sala del Tricolore nell’ambito della commemorazione dei Sette Fratelli e Quarto Camurri nell’81esimo anniversario della loro fucilazione. Il riferimento al roboante silenzio del Governo è avvenuto proprio in apertura del suo discorso. Soliani ha quindi attualizzato il senso di quelle morti: "Si può morire per la libertà? Sì, se per la libertà si vive, si combatte. Se i giorni della storia sono oppressi da regimi di morte che attendono di essere rovesciati" ed ha aggiunto: "Vinse la Resistenza, vinse l’umanità. A un prezzo altissimo. Quei giorni ci parlano oggi mentre i conflitti si moltiplicano, mentre il denaro, le armi, il potere dominano il mondo, mentre la disumanità sembra prevalere. Chi resiste? Chi sceglie la democrazia, chi decide di educare le nuove generazioni, chi difende i valori umani universali. Siano Capi di Stato, sempre più rari, o cittadini, il compito riguarda la coscienza di ciascuno". Oltre la Soliani sono intervenuti parlato il sindaco Marco Massari, il delegato della Provincia Alberto Olmi, l’assessore regionale Alessio Mammi, Ermete Fiaccadori (presidente Anpi) e il professor Maurizio Viroli (Princeton University). "L’eredità dei Cervi parla anche all’Italia di oggi - ha sottolineato Massari - In momenti non facili per il Paese e per il contesto internazionale, ci richiama a riscoprire il valore della cultura come strumento di liberazione, a credere nel potere delle scelte individuali e a coltivare il senso di comunità come antidoto alle ingiustizie. Il riemergere di ideologie autoritarie e populiste minaccia i valori democratici: ricordare il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà è essenziale". La storia dei Cervi per Massari "non è stata solo un atto di resistenza, ma anche un potente esempio… Il cambiamento più grande si ottiene unendo le forze per superare le difficoltà e raggiungere obiettivi comuni, nella convinzione che la felicità individuale si realizza solo nella comune armonia della comunità". Le celebrazioni si sono poi spostate al Poligono di Tiro per rendere onore alla lapide con una corona e posare 8 rose rosse sul luogo dell’eccidio di Agostino, Aldo, Antenore, Ettore, Ferdinando, Gelindo, Ovidio e Quarto. Nel pomeriggio infine la commemorazione ha avuto come teatro Casa Cervi a Gattatico, dove è stato collocato un "Vettore della Memoria", monumento-piastra ideato dall’architetto Daniel Libeskind che viene posto in luoghi europei significativi della Storia contemporanea. Sono infine intervenuti lo storico Carrattieri; Gianni Maiola, vice sindaco di Gattatico ed Alessandro Spanò, sindaco di Campegine.
CronacaCasa Cervi, infuria la polemica. Il duro attacco di Albertina Soliani: "Il governo dimentica la Resistenza"