Canile e gattile sommersi: "Cibo e farmaci da buttare. Aiutateci a ricomprarli"

Tutti gli ospiti a quattro zampe sono stati evacuati, uno purtroppo non ce l’ha fatta. De Lucia (Coalizione Civica): "È la terza volta, serve un intervento strutturale". .

Canile e gattile sommersi: "Cibo e farmaci da buttare. Aiutateci a ricomprarli"

Tutti gli ospiti a quattro zampe sono stati evacuati, uno purtroppo non ce l’ha fatta. De Lucia (Coalizione Civica): "È la terza volta, serve un intervento strutturale". .

Nel cortile sono accatastate coperte, gabbie, mobili e divani: sono ricoperti di fango e mangiate dall’acqua. Forse qualcosa si potrà salvare, o almeno si spera. La cooperativa La Fenice, che gestisce il canile e gattile comunale in via Felesino, fa i conti con i danni provocati dall’alluvione, che nella lunghissima notte fra sabato e domenica, ha messo a dura prova il nostro territorio. L’acqua durante la notte ha raggiunto un livello di circa 35 cm all’interno della struttura, invadendo sia le aree dei box degli animali, sia le stanze dell’edificio. E questo ha reso necessario l’evacuazione completa del canile. La chiamata d’allarme è stata data domenica mattina verso le 6,30 da una volontaria. Lì è partita una corsa contro il tempo per mettere in salvo tutti gli animali. E sul posto sono giunti i soci della cooperativa, i volontari Enpa e i dipendenti non di turno del canile, che hanno offerto il proprio supporto gratuitamente.

Nell’infermeria, i cani e i gatti, ricoverati nelle gabbie disposte ai piani bassi, hanno alzato quanto più possibile la loro testa per non essere inghiottiti dall’acqua. E così, poco alla volta, facendosi spazio, i volontari sono riusciti a mettere in salvo più di 70 ospiti. I cani sono stati divisi tra il vecchio canile e La Quiete, mentre i gatti sono stati affidati alle stalliste Enpa. In quella lunga giornata però un cane, tra quelli anziani, non ce l’ha fatta: è stato trovato privo di vita nella sua gabbia. Se è deceduto per affogamento o ipotermia non si sa, ma è una vittima innocente di questa alluvione, che forse poteva salvarsi.

"In dieci anni questo è il terzo allagamento – commenta il consigliere di Coalizione Civica, Dario De Lucia– e ad oggi anche quello più devastante. Negli anni sono state presentate diverse proposte discusse in Consiglio, dove si chiedevano interventi necessari che però sempre stati ignorati. Il canile soffre di problemi struttuali che rendono gli allagamaneti un fenomeno ricorrente in caso di pioggia e mettono a rischio la sicurezza dell’edificio e il benessere degli animali ospitati". De Lucia infatti, ieri, durante il consiglio comunale ha presentato un ordine del giorno urgente: "Per chiedere interventi per il canile e misure straordinarie, tra cui la sostituzione dei materiali e dei farmaci persi e una ristrutturazione della struttura, nonché la sistemazione della strada d’accesso". I numerosi litri di acqua hanno creato danni anche alla rete elettrica, rispristinata solo nel tardo pomeriggio di ieri, e danneggiato i frigoriferi, i congelatori e la lavatrice.

"Il canile ha perso tutti i beni conservati nei frigo, in particolare scorte alimentari di cibo specifico medicato necessario per gli animali con patologie e problemi", ha spiegato Marzia Maioli, presidente Enpa. E assieme a La Fenice ora chiede l’aiuto della comunità per reintegrare le scorte perse. Si tratta di donazioni di cibo che possono essere effettuate nei negozi convenzionati o attraverso piccole donazioni con bonifico Iban IT97A0707212803000000164264, intestato a Enpa Reggio Emilia, indicando come causale “offerta liberale per allagamento canile”. "Noi di Enpa siamo estremamente dispiaciuti. È stato uno stress enorme, che ha richiesto forze fisiche e mentali fino a tarda sera. Un ringraziamento va soprattuto ai dipendenti e ai volontari che erano qua", ha concluso Maioli. Nel frattempo in via Felesino, in balia del destino, si spera di sopravvivere ad altre ondate di maltempo.

Ylenia Rocco