Reggio Emilia, 23 dicembre 22023 – Ha fatto il ’diavolo’, ma fuori dal campo. Rusiate Nasove, 28enne atleta del Valorugby e della nazionale delle Isole Fiji, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate dopo aver mandato all’ospedale due carabinieri.
Il campione di rugby protagonista della ‘notte brava’ è stato però rimesso in libertà: è comparso davanti al gip Luigi Tirone con le accuse sostenute dal pm Piera Cristina Giannusa. L’avvocato difensore Alessandro Nizzoli ha chiesto i termini a difesa e il giudice lo ha liberato senza applicare alcuna misura in attesa del processo per direttissima che si svolgerà in gennaio.
La notte brava: cos’è successo
Una notte brava finita male. Alcuni residenti hanno chiamato le forze dell’ordine segnalando la presenza di un uomo ubriaco in stato d’agitazione che urlava a squarciagola in viale dei Mille. Subito è arrivata una pattuglia che lo ha trovato sdraiato su un cofano di un’auto in sosta proferendo parole deliranti.
Il rugbista si è però rifiutato di fornire le generalità e ha reagito con violenza. Con la sua stazza – un metro e novantacinque per cento chili di peso – ha mandato al tappeto due militari presi a calci e pugni (per loro sette giorni di prognosi). A quel punto sono intervenute in ausilio due volanti della questura.
Il giovane nel frattempo è fuggito di corsa in piazzale Tricolore, dove ha provato a nascondersi dietro un cartellone pubblicitario. Ma alla fine gli agenti sono riusciti a placcarlo solo con l’utilizzo del taser. Una volta portato all’ospedale per le visite mediche, è stato infine condotto in carcere dopo la formalizzazione della denuncia.
Nasove è arrivato al Valorugby in estate, ma finora aveva giocato solo pochi minuti.