"Cambiamento climatico: i patti ’green’"

Life Agricolture, un progetto promosso dai Consorzi di Bonifica dell’Emilia Centrale, Burana, Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano e Centro Ricerche produzioni animali, patti green tra agricoltori e istituzioni contro il cambiamento climatico. "Con l’utilizzo dei suoli – afferma il dirigente del Consorzio di Bonifica, Aronne Ruffini – possiamo contenere l’emissione di gas che va ad alterare l’andamento climatico. Nel concreto proponiamo un patto fra agricoltori e istituzioni per una agricoltura conservativa del suolo nell’Appennino tosco-emiliano. una nuova proposta green". Dal punto di vista tecnico interviene il direttore del Parco Nazionale dell’Appennino, Giuseppe Vignali, aggiungendo: "E’ importante mantenere la sostanza organica il più possibile nel terreno, in questo modo potremo stoccare di fatto il carbonio evitando di immetterlo nell’atmosfera. Questo progetto va nella direzione di una nuova governance dei servizi agro-ambientali in riferimento ai mutamenti climatici. L’idea di protocolli firmati tra i diversi attori è estremamente importante". Il coordinatore Luca Filippi, ricorda che il progetto Life Agricolture è stato avviato nell’Appennino nel settembre 2019 ed ha la durata di 4 anni (2019-2023), con un budget di 1.515.000 euro di cui 833.000 euro disposti dall’Unione Europea, distribuiti in 15 campi di prova nelle province di Reggio Emilia, Parma, Modena.

"Oggi ci troviamo in un contesto nel quale, a differenza di 50 anni fa, - precisa il coordinatore Filippi - si perde costantemente suolo e sostanza organica anche a seguito di erosioni o rimboschimento. Intendiamo promuovere la riduzione delle lavorazioni del suolo con tecniche di agricoltura conservativa. Da qui i protocolli agronomici di buona gestione del suolo agrario che stiamo adottando in 15 aziende dimostrative di Reggio, Parma e Modena. Esse prevedono di migliorare la gestione dei reflui zootecnici, di attuare un miglioramento fondiario con drenaggi, la sistemazione di strade sterrate, la rimozione di massi, la pulizia e il rimodellamento dei fossi di scolo dei campi, i tagli selettivi per il contenimento della vegetazione. L’obiettivo è di estendere il sistema ad una base sempre più ampia, che preveda remunerazione agli agricoltori".

s. b.