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Calenda in campo con ’Futura’: "Priorità: argini e una nuova sanità"

Il senatore in via Ariosto: "Guidetti e D’Abbiero rappresentano le figure di cui abbiamo bisogno"

Il segretario nazionale. Carlo Calenda,. l’onorevole Matteo Richetti, il senatore. Marco Lombardo e i candidati reggiani di ’Riformisti Emilia Romagna Futura’ Claudio Guidetti e Nunzia D’Abbiero

Il segretario nazionale. Carlo Calenda,. l’onorevole Matteo Richetti, il senatore. Marco Lombardo e i candidati reggiani di ’Riformisti Emilia Romagna Futura’ Claudio Guidetti e Nunzia D’Abbiero

Le persone giuste in tempi complessi: è questo, in sunto, ciò che il senatore Carlo Calenda vede in Claudio Guidetti e Nunzia D’Abbiero, i due candidati in quota ‘Azione’ nella lista ‘Emilia–Romagna Futura’, che comprende anche +Europa, il Partito socialista Italiano e il Partito repubblicano italiano e sostiene Michele de Pascale. Ieri mattina nella sede provinciale di Azione in via Ariosto Calenda (con l’onorevole Matteo Richetti e il senatore Marco Lombardo) ha spiegato perché: "Nunzia e Claudio rappresentano il candidato di cui c’è bisogno. Hanno operato nella sanità e nell’imprenditoria quindi conoscono temi fondamentali per l’Emilia-Romagna. Futura mette insieme tutto il mondo liberale, repubblicano e riformista, perché de Pascale è il candidato migliore ma è molto importante che ci sia una forte lista riformista a supportarlo. Questa regione ha bisogno di tutto tranne che dei ‘no’: deve fare argini e bacini ma anche infrastrutture energetiche e per l’industria, ripensare il modello sanitario e far accadere cose".

Il leader di Azione si è mostrato preoccupato a livello internazionale: "Andiamo incontro a una fase durissima. I dazi di Trump uniti alla crisi profonda dell’automotive e a quella della Germania creano una congiuntura difficilissima, il prossimo anno si rischierà la recessione. Nel mentre viviamo una situazione imbarazzante in cui la presidente del Consiglio fa battute dopo aver cancellato il fondo per quel settore e aver immesso zero di politica industriale. La segretaria dell’opposizione le risponde pure e si inserisce il segretario del principale sindacato italiano che invita addirittura alla rivolta sociale. Voglio dire, ma vi sareste mai immaginati Luciano Lama dire qualcosa del genere? Landini deve fare pace col cervello, che parole sono? Da sindacalista doveva stare attento quando Stellantis disinvestiva, occuparsi degli stipendi bassi: se si parla sempre di temi astratti o generici e non si va mai sul merito, a pagarla sono poi i lavoratori".

La soluzione riformista è quindi imprescindibile: "Il tempo della fuffa è finito, servono toni più bassi e un lavoro più serio. Anche queste elezioni continue, prima le comunali, poi le europee, ora le regionali, ormai sono più che altro un hobby politico. Serve un’ala pragmatica, non solo per gli allarmi democratici o climatici ma anche per la sicurezza che è un tema centrale su cui si deve intervenire non creando nuovi reati ma investendo sul decoro urbano, le forze dell’ordine e la certezza della pena. Fare proposte è il nostro compito, insieme alle liste che rappresentano le nostre radici e il nostro mondo, per far superare ai cittadini la convinzione per cui la politica non serve a niente: da solo non si salva nessuno, ci facciamo male tutti quanti".

Tommaso Vezzani