Una tragedia sfiorata. O un miracolo della vita. Un dono di Dio, o per rimanere nell’humus religioso dell’ambito famigliare in cui l’evento è accaduto, un dono di Allah.
Fatto sta che quando un bambino di un anno e mezzo compie un volo di quattro metri, e rimane in vita, gridare al soprannaturale è quanto meno appropriato.
E’ successo tutto in un attimo, quando, poco dopo le 15 di ieri pomeriggio in via Castagnetti, in una corte ampia e soleggiata, in quel di Bibbiano, Il piccolo Imran di due anni, si trovava sulla terrazza di casa, che si trova sopra il garage. Per comprendere meglio, si trattava di un’ampio balcone, che fungeva da collegamento tra un casa a due piani che dava direttamente sulla strada e un’altra, che un tempo, racconta chi conosce bene la ziona, fungeva da casa (al primo piano), fienile (al secondo) e una piccola stalla affiancata allo stabile. Oggi, l’intero complesso è stato tutto ristrutturato ad abitazione, con le padrone di casa ad abitare in un’altra villa, prospicente al luogo della tragedia sfiorata.
Mentre il piccolo Imran stava giocando al sole, il papà è rientrato per pochi secondi in casa per riporre il proprio telefono cellulare in carica.
E’ in quei pochi attimi di assenza che la tragedia, sfiorata, si consuma.
Da una prima, sommaria, ricostruzione dei carabinieri della tenenza di Cavriago, intervenuti sul posto, Il piccolo come un piccolo felino, rapidissimo, si è aggrappato alla rete di protezione che contorna il balcone, è salito fino all’apice della stessa e poi ha scavalcato quella ringhiera, che ringherà non è proprio, e da un altezza di circa quattro metri è caduto nel vuoto, precipitando a terra e atterrando sulla ghiaia. Elemento questo che, probabilmente, ha attutito un po l’urto.
Dalle prime indagini, si è appurato che il piccolo già in mattinata aveva tentato di aggrapparsi alla recinzione per salirvi, ma è stato subito ripreso dagli stessi genitori. I primi a soccorrere il piccolo, sono state le due signore che abitano nella villa prospicente e che sono, pure, le padrone di casa della famiglia di Imran. Dal primo piano dove stavano, hanno visto il bimbo a terra, sono uscite ed hanno subito avvisato mamma e papà che, a loro volta, hanno lanciato l’allarme. La centrale operativa del 118, ha inviato sul posto un’ambulanza della Croce Arancione, l’auto medica dall’ospedale Franchini di Montecchio e l’elisoccorso del Maggiore di Parma. Le sue condizioni nonostante la dinamica drammatica, non sembravano eccessivamente preoccupanti, anche se per escludere ogni complicazione saranno necessari approfonditi esami diagnostici, compiuti dal personale del nosocomio di Parma.
Nina Reverberi
Nicola Bonafini