Non sono rari gli incidenti stradali con conducenti che fuggono dopo gli schianti. Nella zona di competenza dell’Unione Terra di Mezzo – che comprende Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto e Bagnolo – in quasi tre mesi sono stati almeno sei i casi di pirateria della strada.
Di questi episodi, sono quattro quelli già risolti con l’identificazione del conducente fuggito, successivamente colpito da una sanzione amministrativa. Due casi sono in corso di definizione attraverso le indagini coordinate dal comandante Andrea Tassoni.
L’ultimo episodio risale a una decina di giorni fa, sull’ex Statale 63 a Cadelbosco Sotto. Dopo un urto con un’altra vettura, il conducente di una Opel ha deciso di allontanarsi in fretta, senza fermarsi. Grazie a uno specchietto retrovisore e al numero di matricola, si è risaliti al tipo di auto usata dal conducente pirata. Con la visione delle immagini dei varchi si è scoperto che la vettura – ripresa dalla telecamere proprio senza lo specchietto rimasto sull’asfalto – era solita transitare in un determinato orario su quella strada. E l’altra sera è stato effettuato un appostamento con relativo controllo al transito della vettura sospetta.
È stato identificato un cinquantenne residente nella Bassa Reggiana, colpito da sanzione. Si è difeso dichiarando di non essersi accorto subito dello scontro e di essere tornato indietro quando ha notato i segni del danno lasciato dall’impatto con l’altra vettura. Gli agenti hanno preso atto delle sue dichiarazioni, ma per essersi allontanato dal luogo è stato comunque colpito dalla prevista sanzione.
Si tratta quasi sempre di incidenti con soli danni materiali o con ferite lievi per le persone. Ma resta un fenomeno diffuso, che nell’Unione Terra di Mezzo viene fortemente contrastato.
Antonio Lecci