Ogni comunicazione con i suoi familiari non era consentita dal marito. Ed è bastato un messaggio social, il giorno della festa della mamma, per porgere gli auguri alla madre, per far scattare la reazione violenta dell’uomo ai danni della moglie, con minacce e botte, che hanno fatto finire la vittima al pronto soccorso ospedaliero per medicare traumi guaribili in una settimana. Poco dopo la donna era riuscita a mettersi in contatto con la centrale operativa del 112.
I carabinieri, arrivati all’abitazione, nella Bassa Reggiana, avevano trovato la donna rannicchiata sul divano, abbracciando con forza i figli minori, come per tentare di proteggerli. Sul volto i segni delle percosse, così come alle braccia. Dopo le medicazioni al pronto soccorso di Guastalla, nella vicina caserma era stata ascoltata per formalizzare la denuncia, scoprendo che i maltrattamenti duravano da anni.
Le indagini hanno portato alla denuncia dell’uomo, di 32 anni, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personale aggravate. A questo si aggiunge anche l’applicazione all’uomo – già notificata dai carabinieri di Novellara – del divieto di avvicinamento alla vittima, dovendo restare ad almeno un chilometro di distanza dall’abitazione e dai luoghi da lei frequentati, oltre al divieto di comunicare con ogni modo con la moglie.
Gli accertamenti dei carabinieri hanno fatto emergere una situazione da incubo per la donna, che durava da almeno tre anni: niente contatto con i parenti, offese, ingiurie. Le avrebbe negato perfino alcuni farmaci, costringendola a duri lavori domestici anche in presenza di dolori post parto. La situazione non sarebbe migliorata col tempo: calci, pugni, spintoni, colpi inferti con le grucce dei vestiti, mani legate con una corda, minacce a ripetizione...
A metà maggio l’episodio violento culminato poi con l’arrivo dei carabinieri, le visite in pronto soccorso e la successiva denuncia formale in caserma. In quell’occasione lui l’avrebbe colpita al volto col telefonino, per "punirla" del messaggio social postato in occasione della festa della mamma.
Antonio Lecci