Battaglia totale. Sulla querelle del bosco urbano di Ospizio e del piano attuativo siglato da Comune e Conad – che spazzerà via l’area verde per lasciare spazio all’insediamento che prevede un supermercato (il quinto in zona), la Casa della Salute Reggio Est, la nuova biblioteca decentrata e la sede del nuovo polo sociale e territoriale – l’Amministrazione dovrà fare i conti con una dura opposizione, ma anche sul ‘fuoco amico’.
Domani a mezzogiorno tutte le minoranze terranno una conferenza stampa congiunta in municipio nella sala gruppi di Fratelli d’Italia. "Riteniamo che sia stato sia un fatto politicamente gravissimo", preannunciano riferendosi alla convenzione. "Troviamo di una scorrettezza unica firmare questa convenzione a pochi giorni dalla discussione democratica in consiglio comunale. Squalifica completamente i cittadini che hanno firmato e chiedevano un confronto. Questo stile alla Marchese del Grillo degli amministratori Pd ha stancato", tuona Coalizione Civica.
Successivamente, nel pomeriggio, si terrà il consiglio comunale con la mozione popolare che chiedeva, in virtù di 2.500 firme raccolte, di fermare il piano particolareggiato di Conad col conseguente abbattimento di 154 alberi. Ma dopo la convenzione siglata, i giochi sono praticamente fatti. L’assessore all’urbanistica Carlo Pasini, nella commissione consiliare di venerdì pomeriggio, ha ribadito di fatto che si trattasse di "un atto dovuto, visti i diritti edificatori acquisiti da Conad" e che "senza questa firma, il Comune avrebbe potuto incappare in problemi legali vista anche la recente sentenza del Consiglio di Stato per il piano di via Luxemburg".
Il comitato per il bosco urbano è sul piede di guerra. Ma non solo. La giunta è spaccata. L’assessora Carlotta Bonvicini – che anche nella scorsa legislatura non votò mai a favore del piano – non tradisce gli ideali di Verdi-Possibile e annuncia che il "gruppo si schiererà al fianco dei cittadini nella mozione popolare". Da capire anche cosa voterà il M5s (da sempre pro ambiente) dell’assessore Roberto Neulichedl e del capogruppo Gianni Bertucci. Insomma, la maggioranza rischia di scricchiolare, anche se ormai qualore passasse la mozione, sarebbe inutile. Proprio la tempistica della sigla della convenzione – alla vigilia del consiglio – a far infuriare, ritenendola irrispettosa.
Alza la voce anche il professor Ugo Pellini, botanico ed ex storico membro della consulta verde. "Nel documento che Il Comune ha firmato col Conad è previsto che quest’ultimo si assuma tutti gli impegni legati al piano, fra cui il verde pubblico – spiega – La compensazione del verde dopo l’eliminazione del Bosco Ospizio è nettamente insufficiente e non si può misurare con un dichiarato maggior numero di alberi in zona. Le 288 nuove giovani piante, circondate da cemento e asfalto, previste al posto dei 154 alberi maturi che saranno abbattuti, non sono in grado di riequilibrare nemmeno di un decimo il danno ambientale prodotto. Il Censimento dell’esistente, effettuato per conto del “soggetto attuatore” come dice l’Assessore Pasini, contiene clamorosi errori scientifici; non ne specifica le dimensioni, ma solo che hanno diametro superiore a 25 centimetri, come se fosse la stessa cosa tagliare un tiglio centenario o un giovane arbusto. Quasi tutte le piante erano già presenti negli anni ‘70 nel Parco dell’ex Ricovero. Lo sapeva e ne ha tenuto conto l’Assessore “preposto”, al momento della firma?".
Critiche arrivano anche Critiche arrivano anche da Sic Sinistra in Comune (il gruppo formato da Sinistra Italiana e Rec): "La ratifica dell’accordo è una pessima notizia che testimonia una scarsa sensibilità dell’assessore Pasini. Pur non essendo in maggioranza, abbiamo supportato Massari in campagna elettorale e francamente non possiamo celare un sentimento di delusione nell’assistere a una presa in giro dei cittadini. "Auspichiamo una riflessione vera sulla riconversione ecologica".
dan. p.