YLENIA ROCCO
Cronaca

Bosco del Secchia, stop ai tagli: "Controlli con Aipo e Regione. Va accertata la conformità dei lavori"

L’Ente Parchi Emilia Centrale comunica il blocco del cantiere per l’allargamento delle casse d’espansione. Sul posto anche il sindaco Cavallaro: "Salvata la zona verso Marzaglia. Ora bisogna fermarsi e capire"

Una delle proteste messe in atto nel cuore dell’estate dal Comitato per la difesa del Parco fluviale del Secchia

Una delle proteste messe in atto nel cuore dell’estate dal Comitato per la difesa del Parco fluviale del Secchia

Reggio Emilia, 8 settembre 2024 – Fermi tutti. Gli interventi di taglio degli alberi nella riserva della cassa di espansione del Secchia sono stati sospesi, a tempo indeterminato.

A renderlo noto è l’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Emilia Centrale, l’organismo istituito dalla Regione e al quale compete la gestione delle aree protette delle province di Reggio e Modena.

"Gli interventi di taglio degli alberi - riporta l’Ente in una nota diffusa ieri - all’interno della Riserva naturale e del Sito Rete Natura 2000 “Cassa di espansione del Fiume Secchia” sono stati fermati a partire dal 29 agosto scorso, con ordine di servizio di Aipo all’impresa esecutrice il 30 agosto, a tempo indeterminato".

Così facendo, l’ente Parchi, gestore appunto della Riserva, ha sollecitato le verifiche tecniche. "I controlli sono in corso in questi giorni - aggiunge - con la stessa Aipo e la Regione per accertare l’entità degli interventi sinora realizzati rispetto al progetto autorizzato a suo tempo, nel 2022 e nel 2023, nei procedimenti di ‘Via’(Valutazione di Impatto Ambientale) e ‘Vinca’ (valutazioni d’incidenza ambientale)".

Il nodo è quello che la consigliera regionale di Europa Verde, Sivia Zamboni, ha sottolineato in un’interrogazione alla giunta: i lavori sono stati eseguiti rispettando il progetto approvato o sono andati oltre?

Nel pomeriggio di venerdì Aipo, l’Ente Parchi e la Regione si sono riuniti per un sopralluogo nella riserva naturale del Secchia, a cui ha preso parte anche il sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro, per verificare se i lavori eseguiti sino ad ora, dalla ditte di Aipo, sono coerenti, e quindi autorizzati, con il progetto approvato dagli enti competenti.

"In teoria Aipo avrebbe dovuto abbattere un’altra parte di bosco nella zona di Marzaglia e invece si sono fermati, perché prima bisogna fare i conti con quanto fatto", spiega Cavallaro. Un’interruzione che non fa altro che avvalorare l’ipotesi di "aver abbattuto più ettari di quelli approvati nel piano iniziale".

Infatti, secondo il Comitato ‘Difendiamo il parco fluviale del Secchia’, "nell’intera riserva ne sono stati abbattuti di più di quanto previsto nel prospetto autorizzato: almeno 50".

E la zona di Rubiera ne avrebbe persi circa 15 ettari.

"In realtà - precisa Cavallaro - è tutto più complicato. Il calcolo non tiene in considerazione solo gli ettari perché, per esempio, i tagli in prossimità dei ponti sono considerati lavori di manutenzione del ponte stesso e non ettari abbattuti. Siccome però una parte del bosco è ancora in piedi, zona considerata invece da abbattere, è importante fermarsi prima e capire. Anche perché, nel caso in cui ci fosse uno squilibrio, quella parte è ancora viva".

Tutto questo però per il primo cittadino rubierese non deve pregiudicare un progetto con una valutazione di impatto ambientale: "Gli interventi si basano sul principio del riequilibrio, che vuol dire spendere soldi per ripiantare alberi e ricreare habitat, e noi vogliamo vedere anche questa fase dei lavori. Un’altra cosa importante è che vada avanti il cantiere di messa in sicurezza del fiume, altrimenti avremmo pagato solo un caro prezzo".

Nei prossimi giorni, l’Ente Parchi Emilia Centrale comunicherà gli esiti delle verifiche, fornendo risposte precise sul piano tecnico e procedurale.