Bollette salate: Iren ha posticipato i termini di scadenza delle fatture di ulteriori 5 giorni (la scadenza riportata in fattura presenta già questa dilazione).
"Inoltre – si legge in una nota – come sempre fatto, e a maggior ragione in considerazione del periodo di difficoltà per l’emergenza sanitaria, per le famiglie con disagio economico, Iren offre la possibilità di richiedere lo spostamento della scadenza di pagamento di 30 giorni oppure la rateizzazione senza interessi utilizzando i consueti canali di contatto messi a disposizione dall’Azienda oppure scrivendo a rateizzazioni@gruppoiren.it o anche chiamando il Numero 011.19235805".
Per i clienti che preferiscono invece recarsi allo sportello di Piazza della Vittoria, "si rammenta la possibilità di prenotare un appuntamento attraverso l’app Ufirst".
Il problema del caro boleltte è esploso con la nuova modalità di fatturazione. Prevede che il gas utilizzato sia fatturato nel corso dell’anno seguendo l’andamento dei consumi comunicati periodicamente dalla società di distribuzione locale o dal cliente attraverso l’autolettura, e non più attraverso una rata costante e il conguaglio finale. "Va sottolineato – spiegano a Iren – che il passaggio alla nuova modalità di fatturazione comporta l’emissione di fatture più alte nei mesi invernali che poi si riducono ad importi più esigui nei mesi estivi, in linea con i consumi legati all’andamento stagionale".
Federconsumatori, intanto, rcorda di essere impegnata a discutere dell’argomento con Iren: "Si tratta di fatture di ricalcolo, che però riportano la dicitura “periodo di fatturazione novembre – dicembre”. Questo – rileva Federconsumatori – ha confuso e preoccupato moltissimi consumatori che si sono ritrovati costi incomprensibili". L’associazione chiede a Iren di " incrementare i propri servizi sia in termini di forza lavoro che di orario", poichè "iI cittadini non sanno nemmeno a chi rivolgersi perché riuscire a incontrare un operatore o prendere la linea è quasi impossibile".
Inoltre, "le rateazioni devono essere concesse a tutti coloro che ne faranno richiesta".
E ancora: "I consumatori che riceveranno questa fattura e verificheranno che gli importi addebitati non corrispondono all’effettivo consumo ma sono superiori devono avere diritto ad un rimborso sulla fatturazione in prossima emissione".
"Come associazione – chiude Federconsumatori – ricordiamo che non pagare le utenze è un rischio, in primis per il consumatore stesso, che potrebbe trovarsi in difficoltà ulteriori, ma se riuscire ad ottenere le rate o a comprendere la fattura dovesse richiedere un aiuto vogliamo ricordare la nostra disponibilità".