Non è più rinviabile la situazione dell’area ex allevamento suinicolo di Bocedro di Castelnovo Monti, "uno scempio ambientale ai piedi della Pietra di Bismantova, aggravato dalla presenza di coperture in amianto esposte agli agenti atmosferici". La segnalazione arriva dal consigliere comunale di Castelnovo Monti, Mattia Casotti, a seguito interpellanza presentata in consiglio comunale. "Nel 2008 – spiega – venne emessa l’ordinanza di delimitazione a causa della presenza di vasche di liquami e coperture assimilabili all’amianto, non è più stato fatto nessun passo in avanti. Dalle relazioni effettuate nel corso degli anni da tecnici comunali e operatori Usl è emersa sempre una situazione allarmante e la necessità di provvedere alla rimozione dei rifiuti di natura edilizia, derivanti anche dal parziale crollo dei solai di copertura dei fabbricati".
"Credo che ora, dopo 16 anni, il tema non sia più rimandabile – prosegue Casotti –. Nell’interpellanza chiedo quanto meno di intervenire sulla rimozione dell’amianto, l’amministrazione si è presa l’impegno di valutare l’accensione di un mutuo per provvedere in prima battuta, ma di quei soldi nel bilancio di previsione non vi è traccia. Occorrerebbe anche chiedere alla Regione, che annualmente finanzia le bonifiche ambientali per scuole e ospedali, l’allargamento dell’azione o alle zone d’interesse paesaggistico. Quell’area, oltre essere ai piedi della Pietra, confina con colture adibite all’alimentazione di bestiame per la produzione del Parmigiano Reggiano". Casotti auspica anche "un interessamento del presidente del Parco, quale ente di tutela del paesaggio e dell’ambiente".
Alle richieste del consigliere si aggregano anche i residenti in zona: "Abbiamo sempre segnalato ad Ausl e Comune la situazione, la prima volta già nel 2008, ricevendo solo risposte formali – affermano -. Come cittadini abbiamo fatto enorme fatica a rapportarci al Comune e come abitanti ravvediamo i presupposti per un esposto alla Procura della Repubblica in caso di mancato intervento"
s.b.